Alle tre l’acqua ha raggiunto i 3,5 metri
La notte è passata e con lei il timore di una nuova alluvione. Canelli si è svegliata con il Belbo sotto la soglia minima di attenzione, facendo tirare un sospiro di sollievo a chi è rimasto nel dormiveglia. Tanti i canellesi che, ben dopo la mezzanotte e sino alle prime luci dell’alba, hanno monitorato il livello del corso d’acqua affacciandosi dal parapetto del ponte di corso Libertà, sorvegliato dalla Protezione Civile. Alle 10,30 di stamattina l’indice idrometrico era sotto i 2,5 metri. <L’andamento del fiume è sotto controllo e non ci sono più io tronchi che, ieri, l’acqua limacciosa portava a valle> spiegano dalla sala della Protezione civile a ridosso della cassa di espansione. Invaso che non è entrato in funzione <perché non se n’è ravvisata la necessità> spiegano i volontari. Anche l’apporto dei rii minori, Rocchea, Pozzuolo e Tinella, è in diminuzione.
Ordinanza del sindaco: «Canellesi, rimanete in casa»
Il sindaco Paolo Lanzavecchia, nel pomeriggio di sabato, ha emesso un’ordinanza che vieta ogni manifestazione, anche sportiva, la messa in sicurezza di garage e cantine evitando di accedervi e spostare gli automezzi che generalmente sostano nelle aree più a rischio in zone più sicure. Tanto che, sin dalla serata di sabato, lo slargo di via Asti adiacente il cimitero si è trasformato in un grande parcheggio estemporaneo.
Decine di frane. Riaperte le provinciali per Valle Bormida e Loazzolo
Preoccupano, invece, le frane. Se ne registrano decine, da regione Aie alla collina di Sant’Antonio sino in zona Castagnole dove, in una casa colonica, un cortile sta lentamente smottando. Riaperte, seppur a transito alternato, la provinciale 6 per la Valle Bormida, dove le due frane prima e dopo l’abitato di Cassinasco sono state messe in sicurezza, e la 42 verso Loazzolo.