Scritte e graffiti sui muri
Il vandalismo non si ferma neppure in tempo di coronavirus. Ha fatto il giro del web la fotografia, postata da un canellese, della stazione ferroviaria di Canelli imbrattata di scritte e graffiti. Frasi inneggianti al consumo di sostanze stupefacenti, disegni e epiteti di dubbio gusto accolte sulle pagine fb con bordate di reprimende e inviti a severi provvedimenti.
Zona ripresa dalle telecamere di sorveglianza
Ai commenti dell’immagine non si è sottratto il primo cittadino Paolo Lanzavecchia che, lapidario, ha postato: «La notizia è arrivata dove doveva arrivare. Al resto ci penserà la polizia giudiziaria e la Procura della Repubblica». Un monito severo, che il sindaco spiega così. «C’è da premettere che il palazzo della stazione è di proprietà di Ferrovie. In ogni caso, il Comune aveva installato in zona, proprio per scoraggiare attività illecite, delle telecamere. Altri “occhi elettronici” sono presenti nell’area da postazioni di privati. Stiamo acquisendo le immagini proprio per individuare gli autori della bravata».
Pochi mesi fa era stata completamente ritinteggiata
Nel mirino tempi e modalità della guasconata. L’edificio era stato oggetto, pochi mesi fa, di un completo restyling. Una squadra di operai aveva lavorato per giorni a ripulire le facciate dalle scritte che, oramai, le coprivano quasi per intero, curando anche cancellata e relativo giardinetto. «La cosa più incredibile è che ciò sia accaduto in tempi di restrizioni nei movimenti e dei ripetuti inviti a restare a casa – commenta Lanzavecchia -. Non posso pensare come ci sia qualcuno, in momenti così difficili, che volutamente esca di casa e prenda di mira luoghi e edifici pubblici pensando di farla franca o perché è stufo di rispettare le regole. Assurdo». Agli autori della “impresa” il suo suggerimento è netto: «Costituitevi alle forze dell’ordine così da rifondere il danno arrecato senza ulteriori strascichi».
Una risposta
Non si tratta di ex stazione, poiché la linea è sospesa dall’esercizio regolare, ma non dismessa. Per correttezza d’informazione e per non fomentare ulteriore odio nei confronti di un mezzo che dovrebbe essere rivalutato, non dovrebbero mai essere adoperate simili espressioni.
Desta tuttavia scalpore che non vi sia alcuna manifestazione di sdegno da parte di chi, per compito istituzionale, si occupa di Trasporti a livello regionale, per di più cittadino di Canelli, dove ha ricoperto la carica di Consigliere Comunale e di Sindaco.