Tre nuovi casi
Tre nuovi casi ci Covid-19. Salgono così a quindici i positivi al coronavirus, di cui quattro ricoverati in ospedale. Dopo sette giorni di parabola discendente, tornano a salire la curva epidemiologica in città. Ma, come spiega il sindaco Paolo Lanzavecchia nel suo consueto bollettino quotidiano, «confermo ancora una volta che non sussiste nessun focolaio sul territorio di Canelli, pur tenendo conto che l’andamento del contagio nella Regione Piemonte risulta ancora critico». Ulteriore riscontro arriva dall’analisi delle modalità del contagio dei tre nuovi ammalati. «Il primo riguarda un soggetto già posto in quarantena per essere venuto a contatto con altra persona positiva al virus – rimarca il sindaco -. Gli altri due casi riguardano persone che hanno contratto la malattia al di fuori del nostro territorio per motivi di lavoro. Tale circostanza risulta acclarata con certezza a seguito di indagini effettuate dall’amministrazione comunale».
«Non si può ancora parlare di Fase 2»
Notizie che, seppur nel perimetro della pandemia, lasciano qualche perplessità sulla ripresa, seppur timida, della normalità. Ancora Lanzavecchia. «Nel riprendere quanto riferito nel comunicato di ieri, ritengo che sul nostro territorio non si possa parlare propriamente di Fase 2. Quanto detto lo si desume anche dalle dichiarazioni riportate sui giornali del Presidente della Regione Alberto Cirio, che come avrete letto pare che voglia disporre il divieto del servizio di asporto presso i ristoranti e di quello di raggiungere le seconde casa all’interno della regione, se non si verificherà un sensibile miglioramento dei contagi entro la fine della corrente settimana».
Si studiano riduzioni di tasse
Battuta d’arresto che potrebbe avere conseguenze sull’economia locale, indebolita da due mesi di lockdown. Il primo cittadino si dice «ben conscio della grave situazione economica che ha colpito vari soggetti, ed in particolar modo commercianti, artigiani e professionisti». Tanto da convincere la giunta a studiare soluzioni che possano alleggerire le casse già pesantemente toccate del comparto commerciale. «Come sindaco, titolare della competenza al bilancio, unitamente all’Assessore al Commercio Giovanni Bocchino stiamo studiando insieme ai funzionari da diverse settimane le modalità di eventuali riduzioni delle imposte comunali, a titolo esemplificativo TARI e TOSAP. L’auspicio è che si possa avere indicazioni dagli enti superiori di un protocollo uniforme da applicare per la riduzione delle suddette imposte, nonché un’importante iniezione di liquidità per far fronte a tale emergenza».