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Rasero: “Svolte epocali i cambi di data della corsa e del Paliotto”

Positivo il bilancio di quasi un anno di mandato

Il bilancio di quasi un anno di mandato

Abbiamo incontrato il sindaco Maurizio Rasero, chiedendogli di tracciare un bilancio, legato al Palio, al (quasi) compimento del suo primo anno di mandato.
«Credo che tutti sappiano quanto io amo il Palio – ha esordito Rasero – come lo vivo e come l’ho sempre vissuto. Tracciare un bilancio di quasi un anno di mandato riallacciandolo alla manifestazione mi porta a dire che non potevo fare più di quanto ho fatto. Mi sono battuto a 360 gradi per tutelare l’evento dal punto di vista storico e della tradizione, nonostante siano maturate situazioni e scaturiti risultati che avrei voluto fossero ben diversi. E’ chiaro il riferimento al fatto che l’anno passato si è corso con i mezzosangue anziché con i “puri”. Una situazione che rivivremo nel 2018 nell’attesa di avere precisi referenti con i quali riprendere un discorso che io non ho mai considerato chiuso. Da pochi giorni abbiamo il nuovo governo “Lega-Grillini” e sarà impegno mio e dei miei collaboratori riprendere la “battaglia”. Abbiamo perduto un anno ma ora torneremo a muoverci in ottica 2019.»
Bilancio quindi complessivamente positivo?
«Direi di sì. Sono stati undici mesi importanti, con numerose scommesse vinte. Il prossimo 2 settembre, giorno in cui si correrà, avremo un quadro completo della situazione, o per meglio dire dell’annata paliesca, e credo saremo ancora più contenti del lavoro svolto.»

I cambi di data

Prima domenica di settembre, nuova data della corsa. Una svolta epocale nella storia dell’evento…
«Sono sempre più convinto – afferma il Sindaco – della bontà della scelta fatta. Giornate più lunghe e luminose, almeno una mezz’ora in più rispetto al terzo weekend del mese, scuole chiuse, possibilità di maggior coinvolgimento delle giovani leve, e, altro aspetto che mi preme sottolineare, meno traffico ad agosto e quindi minori problemi nell’allestire il cantiere che tirerà su le varie strutture necessarie alla disputa della manifestazione. In ottica 2019, visto che i tempi sono troppo stretti per operare già in chiave 2018, se la prima domenica di settembre prevederà, come probabile, la sosta del campionato di calcio con l’Italia impegnata nelle qualificazioni agli Europei 2020, potremo attivare contatti con emittenti televisive a carattere nazionale e regalare al nostro Palio l’ampia visibilità che merita.»

Paliotto a maggio

Veniamo al Palio degli Sbandieratori a maggio. Altro cambiamento di data…
«Altra svolta epocale, con una variazione di data della competizione e quindi lo stacco netto tra Paliotto e Palio. Ho sempre identificato il Palio nella corsa, poiché per me il Palio è la corsa. Il Palio degli Sbandieratori è una manifestazione che nel corso degli anni è cresciuta in maniera esponenziale e che propone livelli qualitativi dei partecipanti sempre più alti. Vi partecipano gruppi in rappresentanza di Rioni, Borghi e Comuni che si allenano duramente e costantemente per tutto l’anno. Il portare a maggio sia il Paliotto sia la “Sbandierata del Santo”, dedicata alle giovani leve, ha fatto sì che i due appuntamenti venissero inseriti nel programma della settimana più importante per la nostra città, ossia quella dedicata alle celebrazioni patronali. Una collocazione importante, una vetrina di prestigio: in questo modo sono stati ben nove i giorni dedicati ai festeggiamenti cittadini: inizio sabato 28 aprile, con Stima e Giuramento, e conclusione domenica 6 maggio con la “Sbandierata del Santo”.»

Ordine di San Secondo

Maurizio Rasero puntualizza ulteriormente:
«Sabato 5 maggio inoltre, prima della disputa del Paliotto, è stato conferito in una Piazza San Secondo gremita e in una città straordinariamente viva, l’Ordine di San Secondo a sei importanti figure cittadine, che dalle tante persone presenti hanno ricevuto un meritato tributo. Un riconoscimento che prima, con un’altra Giunta, veniva consegnato a settembre con visibilità assai minore.»
Gli atleti dei vari Comitati in gara nel Paliotto potranno quindi a settembre vivere l’evento corsa con maggior partecipazione….
«Certamente sì. Maggior partecipazione ed anche più aiuto ai loro Comitati nella settimana precedente il Palio, con la possibilità durante la stessa di organizzare eventi di vario tipo all’interno del loro territorio paliesco. E infatti da diversi Borghi e Rioni mi sono già giunte richieste di allestire iniziative proprio nella settimana precedente il Palio. E questa, a mio modo di vedere, sarà un’altra scommessa vincente.»

Altre novità

Cambio di data della corsa, cambio di data del Paliotto…. In cantiere vi sono altre novità?
«Certo che sì, almeno un’altra sicuramente. Già quest’anno, sperando proprio di riuscirci, vorremmo spostare l’area con i nuovi box (nuovi perché saranno strutture totalmente rinnovate, n.d.r.), all’interno dei Giardini. Di carne al fuoco ce n’è tanta altra, ma per ora ho preferito fermarmi qui. La riforma di Palio che ho in mente va però ben oltre, poiché ci saranno ulteriori situazioni sulle quali ci confronteremo con il mondo del Palio e che cercheremo di sviluppare in tempi medi.

Ridare alla Giunta ciò che le è stato tolto

Il Sindaco puntualizza ulteriormente:

<Il mio intendimento è di far riappropriare la Giunta Comunale di un qualcosa che per decenni le è stato tolto dal Consiglio del Palio. L’evento Palio infatti, nasce con un Sindaco e un Consiglio Comunale che lo deliberano. Poco alla volta le amministrazioni locali hanno cominciato a disinteressarsi di questo aspetto e tutto è stato deciso dal Consiglio del Palio. Premetto che il ruolo di quest’ultimo è importantissimo e che, inoltre, senza i Comitati il Palio non si potrebbe fare. Arrivo da un incarico all’interno di un Borgo dove ho ricoperto le vesti di Rettore e quindi tutto mi si può dire tranne che mi manchi l’esperienza in proposito. Ma ci deve essere la consapevolezza che il Comune spende ogni anno duecentomila euro per la manifestazione, una cifra che, visti i tempi che corrono, potrebbe essere utilizzata diversamente. Un aspetto questo che alcune forze politiche locali non mancano mai di far notare e sul quale attaccano spesso e volentieri il sottoscritto. E, visto che stiamo riformando lo Statuto e il Regolamento, è il momento giusto per il Consiglio Comunale di riappropriarsi della manifestazione. Come avviene d’altronde per qualsiasi altro evento che comporta delle spese per l’Amministrazione.»

Il futuro dell’evento

Qualcuno potrebbe obiettare però: arriva un Sindaco o ci troviamo ad avere un Consiglio Comunale che non ama il Palio, ed ecco che, usando un eufemismo, potrebbe “saltare tutto per aria”….
«Rispondo che se ci fossero un Sindaco o un Consiglio Comunale non ben predisposti verso l’evento, non sarebbero certo lo Statuto o il Regolamento che potrebbero fermare o boicottare il Palio. Sarebbe sufficiente che la manifestazione non venisse finanziata nel bilancio di previsione per mancanza di fondi e la “macchina” Palio non partirebbe neppure. Tutto si arenerebbe ancor prima di cominciare.»
Ogni mese abbiamo puntualmente visto convocare il Consiglio del Palio, situazione questa ben diversa rispetto a quanto accadeva negli anni precedenti….
«Certo. Ed è giusto che sia così, a rispetto del Regolamento che lo prevede. Unica eccezione è stata rappresentata dallo scorso mese di aprile, quando il sovrapporsi degli eventi e la preparazione degli stessi, mi riferisco a Stima, Giuramento e consegna del Drappo in Collegiata, mi ha indotto d’accordo con i Rettori con i quali mi ero già confrontato ad optare per la non convocazione mensile dell’assemblea.>

“Mezzi” e “puri”

Parliamo di cavalli e analizziamo l’edizione 2017 della corsa.
«Abbiamo corso con i “mezzi” e non con i purosangue, come avremmo desiderato. Faccio notare però che il vincitore della finale ha percorso i tre giri in un minuto e 37 secondi e che l’anno prima con i “puri” la finale era stata di appena un secondo più veloce. Una differenza irrisoria che non ha certo pregiudicato la spettacolarità dell’evento. Pochi sorpassi? Vero, ma anche grande equilibrio in corsa e notevole livellamento di valori tra i cavalli più forti. Forse la differenza che si è notata maggiormente è stata quella tra i mezzosangue più forti, cioè di qualità elevata, con altri soggetti che già sulla carta apparivano meno competitivi.»
Abbiamo da pochi giorni un nuovo Governo: se, ipoteticamente, andando a discutere a Roma con Ministeri, commissioni o figure con precisi incarichi ci fosse la possibilità di tornare ai purosangue sacrificando Piazza Alfieri e spostando la sede della corsa nella piazza sottostante, quale sarebbe la sua decisione in merito?
«Risposta facilissima: Piazza Alfieri non si tocca. Per il sottoscritto il Palio è Piazza Alfieri: abbinata inscindibile. Pertanto ci batteremo, e sarà la prima cosa che faremo andando a parlare con gli esponenti del nuovo Governo, per tornare ai purosangue ferma restando però l’attuale sede della corsa.»

Possibili miglioramenti

In quale modo è migliorabile il nostro Palio?
«Lavorando sulla città nel suo complesso e non solo sul Palio. Abbiamo introdotto la tassa di soggiorno che dovrebbe portare 150 mila euro nelle Casse del Comune che utilizzeremo per la promozione turistica. Soldi che arriveranno dai visitatori, come accade in molte altre città italiane, senza gravare sui residenti e che serviranno a promuovere l’immagine della città. Bisognerà coinvolgere visitatori e turisti su più giorni perché ormai la vendita dei biglietti porta al tutto esaurito con largo anticipo. Avere più gente in città soltanto per il giorno del Palio servirebbe a poco. Questo un discorso da sviluppare a raggio molto più ampio, dal quale anche il Palio potrà, quanto a diffusione, trarre enormi benefici.»
Consiglio del Palio e Collegio dei Rettori: è così difficile distinguerne le competenze?
«Ho già puntualizzato la priorità che intendo dare all’Amministrazione, in considerazione della sua esposizione economica. Da altri organi mi attendo miglioramenti, suggerimenti, rimostranze, proposte: saranno tutte analizzate, valutate e prese in considerazione.»

Suggerimenti ai Comitati

Suggerimenti ai Comitati da chi in passato è stato Rettore: che cosa potrebbero fare per la macchina Palio?
«Tantissimo. Magari studiando formule che potrebbero renderli parte in causa. Mi spiego meglio calandomi nella parte e per un attimo tornando Rettore. Visto che vorrei gestire la manifestazione insieme agli altri venti miei colleghi e che il Comune contribuisce in un certo modo, noi potremmo mettere di nostro ed operare attivamente con un soggetto che andremmo a creare. E partirebbe un ragionamento. Ma, e qui torno Sindaco, non mi pare che ci siano le condizioni perché ciò avvenga.»
Corse, pista, riunioni di giugno e di luglio…
«Sulla pista dello stadio sono stati effettuati di recente dei lavori di miglioramento. Reputo le corse fondamentali dal punto di vista propedeutico in vista del Palio di settembre per visionare cavalli e fantini. Qualora l’impianto di gara non venisse ritenuto idoneo dagli organi preposti a decidere, in qualità di massimo esponente cittadino firmerò perché si svolgano ugualmente accollandomi ogni responsabilità.»

Il senso di appartenenza

Qual è il Palio che Rasero sogna?
«Vorrei un Palio caratterizzato da una crescita del senso di appartenenza all’interno dei vari Rioni e Borghi. Non è possibile cambiare bandiera, come invece spesso è accaduto. Nel Borgo o nel Rione si cresce e si coltiva la passione per i propri colori che devono sempre restare quelli.»
Il nostro Palio ha qualcosa da invidiare ad altre manifestazioni simili che si svolgono in tutta Italia?
«Assolutamente no. E mi riferisco principalmente a Fucecchio, Ferrara e Legnano. Da Siena dobbiamo invece imparare la cultura nel crescere le giovani leve, un aspetto questo dove siamo ancora un tantino latitanti.»
Infine: biglietti omaggio e tribuna stampa. Che succederà il 2 settembre?
«I seggiolini di quella che fino all’anno passato era la tribuna stampa verranno messi in vendita a prezzi adeguati, in quanto offrono una visione privilegiata sul canapo. I giornalisti verranno spostati sotto la confinante tribuna coperta. I biglietti omaggio spariranno: tutti pagheranno, amministrazione ed invitati compresi. La non gratuità del biglietto sarà specificata sull’invito stesso.»

Massimo Elia

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