Presentazione in grande stile
Venerdì scorso, nella sede Rai di Torino, il Palio è stato ufficialmente presentato. Un evento di particolare rilievo ,al quale hanno presenziato il Sindaco Maurizio Rasero, il consigliere delegato alla manifestazione Mario Vespa, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco e, in rappresentanza del Collegio dei Rettori, la vicepresidente Maria Teresa Perosino. Il Sindaco, da diverso tempo volutamente “silenzioso” sull’argomento Palio, nell’imminenza della manifestazione ha accettato di rispondere alle nostre domande.
Bombardamento mediatico
Gli abbiamo chiesto innanzitutto di parlarci della presentazione tenutasi a Torino.
«Mi ritengo soddisfatto – esordisce il primo cittadino – era presente un numero di persone ovviamente inferiore a quello che avremmo avuto ad Asti anche perché non sarebbe stato facile portare nel capoluogo regionale un centinaio di persone. Hanno però presenziato all’evento le persone che volevamo ci fossero. Senza nulla togliere al prezioso lavoro che svolgono i “media” locali, era per noi importante la presenza di testate ed emittenti televisive nazionali così da poter disporre nei dieci giorni precedenti all’evento di un autentico bombardamento mediatico».
Rai 3 e Tarcisio Mazzeo
Il Sindaco specifica: «Rendere noto cioè, ad ampio raggio, che già domenica 1° settembre nella nostra città si correrà il Palio. Una data vicinissima. Rai 3, grazie in particolare all’interessamento del massimo esponente regionale Tarcisio Mazzeo, lancerà l’evento con tutta una serie di annunci nei quali verrà sottolineata, in particolare, la trasmissione in diretta di un’ora del Palio di Asti a livello nazionale domenica 1° settembre a partire dalle 18.»
Attacchi polemici alla manifestazione
Ultimamente, è sgradevole rimarcarlo, il nostro Palio ha subito attacchi polemici più o meno velati sui social e su alcune testate giornalistiche. In proposito qual è la sua opinione ?
«Probabilmente l’attuale mondo del Palio, mi riferisco ad addetti ai lavori ed appassionati, ha lasciato un po’ troppo spazio alle contestazioni, ai detrattori e ai critici, facendo sentire un po’ troppo poco la propria voce. Da sei mesi io sono volutamente scomparso dal mondo del Palio poiché venivo accusato di parlarne troppo frequentemente e di anteporlo ad altre problematiche più serie.»
Le priorità di Asti
Rasero prosegue: «Bene, intanto vorrei fosse chiaro che per il sottoscritto ci sono almeno altre cento priorità riguardanti la nostra città che vengono prima del Palio. Ovviamente se vengo intervistato sull’argomento Palio devo rispondere a tono, così come faccio, ad esempio, quando mi vengono formulate domande sulle mense scolastiche o su altri specifici argomenti. Questa mia “assenza semestrale”, se così possiamo definirla, nel trattare l’evento Palio ha dato fiato ai detrattori della manifestazione, ai quali nessuno ha saputo replicare in maniera adeguata.»
Le aspettative del Sindaco
Il Palio resta comunque la manifestazione più importante di questa città?
«Sono assolutamente d’accordo.»
Ci apprestiamo a vivere un evento Straordinario, con l’assegnazione di due Drappi: il sindaco Rasero che cosa si attende per domenica 1° settembre?
«Se tutti vivessero il Palio nel modo giusto, ossia quale primaria Festa cittadina e per divertirsi, questa manifestazione potrebbe disporre di potenzialità straordinarie. Se invece una parte di coloro che fanno Palio o ci gravitano intorno arriveranno al primo settembre non con la giusta predisposizione o con altri intendimenti, allora il discorso si complicherà sensibilmente. Vorrei ricordare che non c’è un altro evento locale per il quale la Rai si muove e ci propone una trasmissione di un’ora inserita nel palinsesto nazionale.»
Vetrina di prestigio
Continua Rasero: «Questo per dare un’idea sulla valenza della giornata paliesca e sull’importanza della stessa. La televisione viene a rappresentare una vetrina prestigiosa per il nostro territorio, per la nostra economia e per i nostri prodotti. In un’ora di trasmissione si parlerà di Palio, certamente, ma anche di molti altri argomenti che per Asti potrebbero costituire un’importante rampa di lancio. Fondamentale restare nell’ora che ci viene dedicata senza però snaturare i tempi del Palio»
Rinunce forzate
Sindaco, avrebbe voluto fare o proporre qualcosa nel corso dell’anno, al quale, per qualche motivo, ha invece dovuto forzatamente rinunciare?
«Si, ma vista la contrapposizione iniziale ho dovuto accantonare l’idea. Mi riferisco al fatto che mi sarebbe piaciuto invitare all’evento un paio di Comuni più grandi, anche geograficamente collocati fuori provincia.»
Questi intoppi, chiamiamoli così, le hanno tolto motivazioni oppure sono serviti da stimolo per operare con intensità ancora superiore?
«Diciamo che sono in un periodo in cui osservo e valuto comportamenti e situazioni per trarre insegnamenti sul da farsi.»
Il Drappello dei Carabinieri
Alcuni hanno criticato la sua scelta di fare arrivare ad Asti il drappello dei Carabinieri a cavallo, ritenendolo uno scimmiottamento senese….
«Ci apprestiamo a vivere un evento Straordinario e considerate la disponibilità e l’interessamento del Comandante Provinciale Pierantonio Breda ho ritenuto di poter cogliere un’opportunità imperdibile. Il drappello non sarà ad Asti soltanto il giorno del Palio ma pattuglierà la città anche nei giorni precedenti. Una presenza importante e prestigiosa.»
Le variazioni future
Ultima domanda: cambierà qualcosa nel Palio 2020 rispetto a quest’anno?
«Vedremo, si tratterà di fare attente valutazioni. Per certo apporteremo una modifica al programma delle giornate e degli avvenimenti pre Palio spostando al venerdì sera la presentazione dei fantini e il sorteggio delle batterie. Al riguardo, come già annunciato ai Rettori e ai vari Comitati, tutte le Cene Propiziatorie dovranno svolgersi il sabato sera.»