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Sport

Sergio Ruiu: “Professore” di tecnica, coraggio, destrezza ed…. umiltà!

Personaggio di spessore assoluto della corsa, tanto riservato e schivo nella vita quotidiana quanto caparbio e battagliero al momento di scendere in pista

Ha scritto pagine di storia

Ricordare Sergio Ruiu, conosciuto ed affermato fantino astigiano (suo soprannome Il Professore) protagonista del Palio fin dagli anni immediatamente successivi alla ripresa della manifestazione, significa rivivere pagine storiche dell’evento. Sergio, purtroppo venuto a mancare dopo una lunga malattia alle due di notte di domenica 12 luglio, è stato un personaggio di spessore assoluto della corsa di settembre, tanto riservato e schivo nella vita quotidiana quanto caparbio, sfrontato e battagliero al momento di scendere in pista.

Il ricordo di un amico

A parlarci di lui è un suo carissimo amico residente nella nostra città, che ha preferito mantenere l’anonimato.
«Una volta chiusa la carriera lavorativa ad Asti nel settore della ristorazione, Sergio aveva fatto ritorno nella sua Sardegna, terra che amava moltissimo. Più precisamente a Perfugas, paese d’origine della famiglia. Infaticabile ed incapace di stare fermo si era dedicato ad un’altra sua grande passione: lavorare la terra. Undici anni fa – prosegue l’amico di Ruiu – proprio mentre si trovava in campagna insieme all suo cane, una femmina che non lo abbandonava mai, Sergio venne colpito da un infarto. L’animale, nel tentativo di proteggerlo, impedì ai soccorritori di avvicinarsi con celerità per aiutarlo e le sue condizioni cerebrali, inevitabilmente, risultarono gravemente compromesse. Non si è più risvegliato più dal coma.»
Fin qui il racconto del fraterno amico di Sergio.

Tre trionfi e tante finali

Sergio Ruiu, classe 1945, debuttò nel Palio nel 1969 montando Navajo per la Cattedrale. Raggiunse la finale, ma dovette inchinarsi a San Pietro, San Rocco e Santa Maria Nuova. L’anno successivo piazzò la prima delle sue tre “zampate” sull’ovale di Piazza Campo del Palio. Lo fece vestendo i colori della Torretta Santa Caterina, ultimo anno prima del distacco definitivo tra i due Comitati. Ruiu, su Amedeo, prese il comando sul finire del primo giro della finale superando San Lazzaro e non lo mollò più. L’anno successivo raggiunse la finale per San Martino San Rocco su Tom Jones, chiudendo in terza posizione. Nel ‘72 difese i colori di Costigliole: altra finale e quinto posto. Per Costigliole corse anche nel 1973, ma dopo una travolgente batteria su Napata si piazzò al sesto posto. Il Rettore costigliolese Medardo Gozzelino gli diede fiducia anche nel ‘74 e qui Ruiu andò ad un soffio dal successo beffato alla pari di Tanaro dal ritorno imperioso negli ultimi metri di Canelli (Mauro Finotto su Anin). Dopo due eliminazioni in batteria Sergio Il Professore ritrovò la finale nel 1977 per San Paolo su Aramis, ma la sua avventura finì alla mossa poichè il purosangue da lui montato di lì non si schiodò. Due sole accoppiate quell’anno completarono la corsa e a vincere fu la Cattedrale (Grattarola su Larson).

Magiche annate

Gli anni magici di Ruiu furono il 1978 e 1979, quando regalò due Drappi consecutivi al Rione San Paolo ispirato dal suo mentore (nonché cavallante) Luigi Ghione: il primo su Napo (vero nome Nobel) approfittando della caduta rovinosa di Dar Chabane (San Secondo), andando ad infilare Costigliole. Rettore giallorosso quell’anno era Secondo Magnone. Il bis fu formidabile, sul purosangue Nobel II (Mec) per la gioia di Silvano Ghia. In quel Palio Ruiu diede una dimostrazione assoluta di tecnica e di maestria, toccando l’apice della sua carriera. Nel 1980, per San Martino San Rocco sempre su Mec, dopo essersi liberato dalla stretta marcatura di Spiga andò a caccia di Zedda (Don Bosco Viatosto) ma la rimonta tardiva non andò a completarsi e Il Professore chiuse in seconda posizione. Ruiu difese i colori biancoverdi anche nei tre anni successivi, raggiungendo regolarmente la finale ma chiudendo sempre in quarta posizione rispettivamente su Mec, Riden e Starsky.

Uscita di scena in punta di piedi

A neppure 40 anni Ruiu, con modestia e misura, si defilò dal mondo del Palio dopo aver scritto una storia ricca di pagine splendide. Sergio Il Professore vogliamo ricordarlo per la sua grinta e la sua tenacia, per le sue vittorie e anche per i suoi memorabili duelli (verbali e a nerbate) con Rinaldo Spiga. Momenti irripetibili di un Palio che non c’è più e che manca tantissimo. Ai familiari e ai parenti di Sergio Ruiu, e a tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo e frequentarlo, vanno le condoglianze della redazione de “La Nuova Provincia”.

Nella foto, Ruiu portato in trionfo dai sostenitori di San Paolo dopo la vittoria nel Palio 1979

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