Si è svolta stamattina la cerimonia istituzionale, organizzata dalla Prefettura in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, in occasione del Giorno del Ricordo. E’, questa, la ricorrenza civile istituita nel 2004 in memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel Secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Alla celebrazione, che si è svolta in modalità videoconferenza a causa delle restrizioni connesse all’emergenza sanitaria, hanno partecipato il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Imerito, il presidente della Provincia Paolo Lanfranco, il vescovo Marco Prastaro, Paolo Rampini in rappresentanza del presidente del Tribunale di Asti, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti Alberto Perduca, il questore Sebastiano Salvo, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Pierantonio Breda, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabio Canziani, il comandante dei Vigili del Fuoco Ferdinando Franco. E ancora, Francesca Bosia in rappresentanza della dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Pierangela Dagna e una rappresentanza della Consulta provinciale degli studenti.
La commemorazione e l’intervento dell’on. Menia
Nell’introdurre l’evento il Prefetto Alfonso Terribile ha sottolineato l’importanza di coltivare la conoscenza delle vicende della nostra storia più recente e, rivolgendosi agli studenti, ha evidenziato come l’approfondimento dei fatti storici costituisca un indispensabile strumento per sconfiggere l’indifferenza e riaffermare i valori costituzionali della democrazia, della libertà e del rispetto delle persone.
La cerimonia è proseguita con gli interventi di Mario Renosio, direttore dell’Israt (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea), che ha fornito un inquadramento della tematica illustrandone il contesto geopolitico di riferimento, e di Enrico Cico, docente del liceo classico Vittorio Alfieri, che ha sviluppato una riflessione sull’esodo istriano-dalmata e sulle foibe come espressione della violenza politica del XX secolo.
A seguire è intervenuto l’on. Roberto Menia, socio dell’Unione degli istriani e promotore dell’iter parlamentare che ha condotto all’approvazione della legge 92 del 2004, con la quale la Repubblica italiana ha riconosciuto appunto il 10 febbraio quale Giorno del ricordo. L’On. Menia, in collegamento da Basovizza, ha richiamato l’attenzione dei presenti sul profondo significato della giornata. Evidenziando al contempo il pluriennale impegno profuso per assicurare che, ad una pagina tragica e troppo spesso dimenticata della nostra storia comune, fosse garantita una condivisa commemorazione, in modo da affidarne il ricordo e l’insegnamento alle future generazioni.
Le riflessioni degli studenti
Particolarmente apprezzabili sono state le riflessioni e le letture proposte dagli studenti delle scuole superiori astigiane: Sara Manzoni della classe V C del liceo classico Vittorio Alfieri ha interpretato una lettura tratta da “La foiba grande” di Carlo Sgorlon; il prof. Luigi Girasole e le studentesse Sara Colelli e Anna Senacheribbe della classe V LC del liceo “Augusto Monti” hanno proposto una riflessione e la lettura della poesia “Le foibe di Trieste” di Manlio Visintini e di un passo tratto da “Dentro l’Istria” di Guido Miglia. Infine Leonardo Scaglione e Matilde Bona, alunni dell’istituto Nostra Signora delle Grazie di Nizza Monferrato, hanno illustrato un pensiero sulle tragiche vicende del confine orientale attraverso la lettura della poesia “Il giorno del Ricordo” di Ermanno Eandi.
Al termine della cerimonia il Prefetto, nel ringraziare tutti i partecipanti all’evento, ha espresso l’auspicio che la giornata di oggi e la commemorazione degli Italiani che hanno trovato nelle foibe una tragica fine, così come quello delle centinaia di migliaia di altri costretti a lasciare per sempre la loro terra e le loro case, contribuiscano a rafforzare la coesione e l’unità nazionale.