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Un momento di una riunione degli infermieri prima del turno
Attualità
Potenziamento del servizio

NurSind Asti: “Prorogare i contratti degli infermieri Asl-At impegnati nell’emergenza”

La richiesta in attesa di attingere alla graduatoria a 36 mesi. Nell’astigiano dovrebbero infatti essere 34 gli assunti

Il Decreto Rilancio  (convertito in Legge n.77 il 17 luglio 2020) stabilisce l’assunzione di 34 infermieri di famiglia o di comunità per il territorio astigiano. Prevede infatti che le Regioni siano autorizzate, anche in deroga ai vincoli previsti dalla legislazione vigente, ad incrementare la spesa di personale per rafforzare i servizi di assistenza domiciliare e quelli infermieristici con l’introduzione dell’infermiere di famiglia o di comunità in numero non superiore ad 8 unità ogni 50.000 abitanti attraverso assunzioni a tempo indeterminato.

Proprio per monitorare questa situazione, NurSind Asti nei primi giorni del 2021 aveva inviato una lettera all’Asl-At chiedendo di conoscere quali erano stati gli interventi messi in atto per il reclutamento di personale.

La Regione Piemonte con DD 1602/A1413C/2020, infatti, aveva determinato di dare atto ai piani aziendali per il potenziamento dei servizi infermieristici distrettuali con l’implementazione dell’infermiere di famiglia o di comunità, indicando la ripartizione delle risorse stanziate suddivise per Asl, secondo quanto previsto dalla normativa.

L’Asl-At, vista la situazione straordinaria legata all’emergenza Covid-19, aveva scelto di non attingere alla graduatoria a 36 mesi, attivando tre bandi a 12 mesi con scadenze diverse.

“Nell’intento di tutelare gli esercenti le professioni infermieristiche – afferma Gabriele Montana, segretario territoriale NurSind Asti – ora chiediamo che vengano prorogati i contratti degli infermieri impegnati in questo momento all’interno dell’Asl con contratto a tempo determinato di 12 mesi, nell’attesa che gli stessi vengano chiamati dalla graduatoria a 36 mesi come stabilito dal Decreto per l’emergenza Covid-19”.

Alle richieste del sindacato delle professioni infermieristiche, l’Asl di Asti ha fatto sapere che: “si sta valutando il fabbisogno di personale infermieristico anche in funzione della predisposizione del prossimo piano triennale 2021-2023”. In merito al reclutamento dell’infermiere di famiglia e comunità, invece, la Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale ha affermato che:

“Ha già dato seguito all’acquisizione di personale infermieristico per consentire la mobilità verso le sedi territoriali di infermieri in possesso del master specifico da graduatorie redatta nel mese di giugno 2020”.

Ad avviso del NurSind Asti, però, queste assunzioni non sono state fatte.

“Riponiamo fiducia nella Direzione Generale dell’Asl-At, e ci auguriamo che l’Azienda dia atto alle proroghe dei contratti a 12 mesi in attesa di attingere alla graduatoria a 36 mesi. Valutiamo la risposta che l’Asl ci ha fornito, ma a nostro avviso queste assunzioni non sono state fatte e ci aspettiamo si proceda al più presto secondo quanto sancito dal Decreto, soprattutto in virtù di un progetto che si sta sviluppando sul territorio che (in base alla nostra esperienza decennale) è ben predisposto e con il quale siamo disposti a collaborare e fornire competenze e supporto”.

Dopo il 31 marzo vi sarà lo sblocco dei licenziamenti.

“Non possiamo assolutamente permettere che il personale che ha aiutato il Sistema Sanitario in piena emergenza possano perdere il proprio posto di lavoro. Ricordiamo – conclude Montana di NurSind – che servono risorse: la maggior parte dei colleghi non ha ancora potuto programmare il piano ferie nell’anno in corso ed è già in corso la ripresa delle attività chirurgiche interrotte a causa dell’emergenza dovuta alla seconda ondata”.

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