Ha contribuito anche la provincia di Asti al raggiungimento di tre importanti riconoscimenti ottenuti recentemente da Poste Italiane legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere.
Lo ha fatto forte dei suoi 120 uffici postali, 3 centri di distribuzione e 471 dipendenti, di cui 62 donne con incarico di responsabilità.
Il primo traguardo è la conferma per il secondo anno consecutivo di essere entrata nel Bloomberg Gender Equality Index (GEI), l’indice di riferimento mondiale sulla parità di genere. Ad esempio, nell’Astigiano sono attivi 62 uffici “rosa”, dove la responsabilità è al femminile.
Il secondo è l’ottenimento, anche per il 2021, della certificazione Top Employer, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane. In tutte le sedi della provincia di Asti, infatti, vengono promossi corsi di formazione per la crescita professionale dei lavoratori e rafforzati i programmi di welfare.
Le motivazioni
«Da tempo – spiegano da Poste Italiane – sono state inserite in modo strutturale le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) all’interno delle strategie aziendali. Promuovere una cultura di impresa inclusiva, finalizzata a conciliare lavoro e vita familiare, non è soltanto un modo per investire nel capitale umano e nel futuro dell’azienda, ma rappresenta una condizione necessaria per affrontare con successo le sfide del mercato e continuare a creare valore nel tempo».
Infine, «grazie alla sua presenza capillare in provincia di Asti, alla vicinanza ai cittadini, alle istituzioni e alle imprese locali» Poste Italiane è stata certificata tra i 50 marchi più forti al mondo secondo Brand Finance “Global 500” 2021, scalando la classifica di 12 posizioni rispetto allo scorso anno.