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Sacco e Rasero a Palazzo Mazzetti
Cultura e Spettacoli
Evento

Fondazione Asti Musei, rinviata l’apertura della mostra su Van Gogh

Era in programma a Palazzo Mazzetti all’inizio della primavera. Il presidente Sacco ha annunciato stamattina la decisione di rinunciare all’evento a causa del protrarsi della pandemia

La Fondazione Asti Musei ha rinviato l’apertura della mostra su Van Gogh che doveva essere ospitata a Palazzo Mazzetti all’inizio della primavera.
Lo hanno annunciato stamattina Mario Sacco e il sindaco Maurizio Rasero, rispettivamente presidente e vice presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione.

La situazione

“Il probabile ritorno in zona arancione del Piemonte e il perdurare dell’incertezza sulle possibilità di riaprire al pubblico musei, spazi artistici e culturali  – afferma Mario Sacco con forte rammarico – non ci consentono di organizzare a Palazzo Mazzetti una mostra di livello internazionale all’inizio della primavera, così come avevamo auspicato fino a qualche giorno fa”.
“Nonostante le innumerevoli difficoltà causate dalla pandemia in corso – aggiunge Rasero – la Fondazione Asti Musei, il giorno seguente alla chiusura della riuscitissima mostra su Monet, ha lavorato per portare ad Asti un nuovo evento artistico di forte richiamo, con un pittore amato e noto a molti: si era puntato su Van Gogh”.

La decisione

“La società Arthemisia, che ha curato con competenza e precisione l’allestimento e la comunicazione delle precedenti mostre – prosegue Sacco – anche in questa circostanza ha collaborato assiduamente con il museo che custodisce alcuni preziosi e blasonati dipinti realizzati dal pittore olandese. Dopo attente e prudenti valutazioni, con l’attenzione sempre rivolta all’emergenza sanitaria, il consiglio di amministrazione della Fondazione, a malincuore, ha dovuto rinunciare all’organizzazione di un’esposizione di tale importanza”.
“Comunque – conclude il sindaco – non ci fermeremo e continueremo a lavorare per organizzare, appena la situazione lo consentirà, un grande evento culturale, in modo da offrire al nostro territorio e agli Astigiani nuove opportunità per risollevarsi da questo triste e doloroso periodo”.

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