Sarà Filippo Pinsoglio, artista nato a Moncalieri ma astigiano d’adozione essendosi trasferito giovanissimo nella nostra città, a dipingere i Drappi del Palio 2021. Un incarico prestigioso, meritato premio a coronamento di un lungo percorso sviluppatosi in buona parte quasi in simbiosi con l’evento di settembre. L’amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi a Pinsoglio proprio in virtù di questo suo vivere a stretto contatto con l’ambiente paliesco, presenza costante e puntuale in occasione di ogni appuntamento gravitante nell’orbita della manifestazione.
Domandiamo a Pinsoglio quanto sia impegnativo, ma comunque graditissimo, il compito ricevuto della realizzazione dei Drappi.
«Ricevere un incarico del genere, per chi, come me, ama da sempre il Palio, ha costituito un’immensa soddisfazione oltreché un onore. Fermo restando che non mi reputo il più bravo dei pittori, credo che il Comune abbia voluto premiare la mia passione e la mia costante partecipazione a tutti gli eventi inerenti al Palio. Il “Settembre Astigiano”, ovviamente in tempi di normalità, è senza dubbio, con tutti i suoi appuntamenti, il periodo più accattivante dell’annata. La speranza è che quest’anno la corsa si possa disputare e con essa anche la sfilata. Se non sarà possibile realizzare quest’ultima nella sua totalità, magari proporla con un numero limitato di figuranti per ogni Comitato. L’importante è tornare gradualmente verso la normalità e rivivere le emozioni che soltanto un evento quale il Palio può regalare».
La pandemia ha in qualche modo condizionato il lavoro e le idee dell’artista Pinsoglio nella creazione dei Drappi?
«Il Sindaco nell’affidarmi l’incarico mi ha chiesto di realizzare due Drappi caratterizzati da colori vivaci, opere appaganti per gli occhi e in grado di trasmettere ottimismo ed entusiasmo. Per certi versi quindi il desiderio di lasciare alle nostre spalle il grigiore e la tristezza dell’ultimo anno vissuto. Un segnale forte di ripartenza ed io ho cercato di attenermi a queste indicazioni, dipingendo due Drappi luminosi e pieni di vita. L’auspicio è che siano di gradimento alla cittadinanza, alla gente di Palio e agli addetti ai lavori. Per quanto mi riguarda ce l’ho messa tutta per arrivare ad ottenere un risultato degno dell’importanza dell’evento. Il colore è stata la mia principale fonte di ispirazione, perchè è sinonimo di vita e di bellezza».
Anni addietro Pinsoglio aveva già firmato altri tre Drappi, destinati in premio ai vincitori del Paliotto….
«Proprio così. Due di questi tre sono andati ai primi classificati della competizione riservata agli sbandieratori, mentre uno è stato attribuito al miglior gruppo musici».
Altri Palii firmati anche lontano da Asti?
«Ho dipinto tre Drappi per competizioni fuori dalla mia città: a Cerreto Guidi, a Servigliano e a San Gemini. Asti rappresenta per il sottoscritto una sorta di consacrazione».
Senza scordare che puntualmente, ogni anno, è opera di Filippo Pinsoglio il dipinto che il Borgo Don Bosco attribuisce al vincitore del Palio dell’Amicizia, un evento fortemente voluto da una figura storica della famiglia gialloblu quale Maddalena Spessa.
«Sono legato a Maddalena, una persona splendida e appassionata come pochi altri del nostro Palio, da una profonda amicizia. Ogni anno contribuisco all’evento promosso da lei e dal suo Borgo con un’opera destinata al vincitore».
Una piccola anticipazione sui Drappi ?
«Non posso rivelare granché – conclude Pinsoglio – tutto deve rimanere nella segretezza. Mi sbilancio nel dire che in una delle mie opere prevarrà il colore rosso mentre nell’altra avremo una prevalenza di giallo e verde».
Ancora un po’ di pazienza e il mistero sarà svelato. Sabato 1° maggio l’attesa data. Con una certezza: Pinsoglio regalerà alla città due opere splendide, che ruberanno gli occhi.
La scheda dell’artista
Filippo Pinsoglio, Maestro del Palio di Asti 2021, è nato a Moncalieri nel 1956. In giovane età si è trasferito ad Asti, città nella quale risiede e dipinge. Si è formato artisticamente negli atelier di due compianti maestri: Amelia Platone e Carlo Carosso. La sua prima mostra risale al 1991 e subito arrivano per Pinsoglio riconoscimenti di prestigio.
A seguire è un crescendo di apprezzamenti. Nel 2016 espone a Venezia nella prestigiosa Scuola Grande di San Giovanni Evangelista; l’anno dopo le sue opere sono visibili ad Alba, nella chiesa di San Domenico, e a Barolo, nella mostra collettiva Bibbia e Sacro Vino. Nel 2018 riscuote grande successo il suo ciclo di Pinocchio nella chiesa del Gesù del Museo Paleontologico di Asti. In ambito locale ha realizzato tre Drappi per il Paliotto riservato a sbandieratori e musici, nonché tutta una serie di dipinti andati in premio al vincitore del Palio dell’Amicizia a cura del Borgo Don Bosco. Fuori Asti è stato autore dei Drappi di tre Palii: Cerreto Guidi, San Gemini e Servigliano.
Nella foto: Filippo Pinsoglio, Maestro del Palio, con una sua opera realizzata per il Giro d’Italia