La biblioteca civica, attualmente aperta al pubblico solo su appuntamento e per alcuni eventi, tornerà presto alla sua piena attività.
Il pensionamento di Antonio Barbato ha lasciato scoperta la posizione del direttore. L’amministrazione ha in programma un concorso per assumere una nuova figura professionale da destinare all’ufficio anagrafe in modo da liberare un funzionario che possa sostituire il direttore uscente.
Nel frattempo si sta provvedendo ad accrescere il patrimonio librario dell’ente. Con i fondi ricevuti del Ministero della cultura sono stati acquistati nuovi libri nelle librerie del territorio. Libri per bambini, testi storici e opere riguardanti il Monferrato e il Piemonte. Tra queste, anche alcune opere importanti sulla storia del Marchesato del Monferrato che sono a disposizione degli studiosi per scopi di ricerca.
«Grazie al contributo governativo di 5.000 euro abbiamo potuto arricchire la nostra già vasta dotazione libraria – dice il sindaco Christian Orecchia – Moncalvo investe nella cultura e spero che presto sia possibile tornare a vivere i luoghi cari a tutti».
Per il vicesindaco Andrea Giroldo riaprire la biblioteca è una priorità: «Una biblioteca è una realtà viva che deve essere dinamica – dichiara Giroldo, assessore alla cultura – il patrimonio di conoscenza che custodisce deve essere sempre aggiornato e seguire il procedere del sapere. I nuovi acquisti rientrano proprio in tale visione.
Riaprire la Biblioteca Civica è un nostro obiettivo dal primo minuto, non è pensabile avere un patrimonio della dimensione e dell’autorevolezza come il nostro e non poterlo mettere a disposizione della comunità. Amministrazione e uffici sono al lavoro per ottenere questo risultato e confido che nel 2022 andremo in porto. Avere il funzionario della cultura non significa solo poter riaprire la Biblioteca Civica, ma anche avere finalmente una professionalità da poter affiancare all’assessore e al Centro Civico Montanari nella pianificazione e nella realizzazione delle politiche che rendono sempre più Moncalvo la capitale culturale del Monferrato con le ricadute sul turismo e sull’identità della comunità che ne conseguono. C’è moltissimo lavoro da fare e ogni tassello del mosaico sta andando al suo posto».