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Attualità
Qualità dell’aria

Ferrere, alla O/Cava emissioni nella norma

«E’ uno dei tanti controlli che il Comune ha chiesto ad Arpa Piemonte – commenta il sindaco Silvio Maria Tealdi – per tutelare la salute dei cittadini».

Non ci sono sforamenti nei valori soglia per quanto riguarda le emissioni nell’aria nei pressi dello stabilimento della O/Cava, la fonderia situata in via Torino, costantemente sotto controllo per i pericoli di inquinamento atmosferico.
E’ quanto è emerso dal nuovo report sulla verifica effettuata dall’Arpa Piemonte nel mese di dicembre 2020.

La campagna di monitoraggio dell’Arpa è ha riguardato il “top soil”, lo strato più superficiale del suolo di profondità massima di 10-15 centimetri rispetto al piano campagna. Il campionamento di questo strato serve per valutare un eventuale passaggio di contaminanti prodotti dalla fabbrica dall’aria al suolo.

Le aree analizzate sono state selezionate sulla base degli esiti dei precedenti monitoraggi eseguiti dall’Arpa in modo da puntare l’attenzione su quelle maggiormente esposte alla ricaduta al suolo dei contaminanti, considerando i meccanismi di deposizione atmosferica.

Sono stati individuati quindi tre punti di prelievo: in prossimità della sorgente di emissioni diffuse dell’area di stoccaggio scorie metalliche; in zona collinare in corrispondenza dell’area di massima ricaduta al suolo e in un’area rappresentativa dei livelli di fondo ambientale.

Si è proceduto quindi alla determinazione analitica dei parametri correlabili alle attività svolte dalla O/Cava, secondo le norme del decreto legislativo 152/06, per individuare metalli, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e BTEX ossia benzene, toulene, etilbenzene, xilene.

Dalle analisi è emerso che i valori previsti dalla normativa sui contaminanti in base all’uso del suolo ad uso verde pubblico, privato e residenziale non superano le soglie di pericolo. Tuttavia, è stata rilevata un po’ per tutti i metalli, la tendenza ad assumere valori di concentrazione leggermente più elevati, con maggiore evidenza per alcuni elementi come zinco e rame, nei pressi dei primi due punti di prelievo. Ma questa tendenza può essere compensata sia dalla variabilità strumentale del laboratorio sia dall’aumento della quantità di scheletro degli strati sottostanti il top soil. Non si può però escludere che tale aumento sia dovuto all’attività della O/Cava, anche se i valori sono comunque nella norma.

«Questo è uno dei tanti controlli che il Comune ha chiesto ad Arpa Piemonte – commenta il sindaco Silvio Maria Tealdi – per tutelare la salute dei cittadini».

Il prossimo monitoraggio è previsto dopo 12 mesi e l’Arpa si aspetta di trovare valori minori di metalli nelle deposizioni atmosferiche a seguito degli interventi programmati di miglioramento degli impianti della O/Cava.

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