La richiesta era stata fatta in occasione della Giornata della Memoria dall’Associazione Italia Israele al Comune di Asti (vedi foto di copertina) affinchè adottasse la definizione operativa di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remebrance Alliance e proposta a tutte le amministrazioni.
E, all’ultimo consiglio comunale, la richiesta è stata accolta.
L’avvocato Luigi Florio, presidente dell’associazione, ringrazia il sindaco e il presidente del consiglio comunale Walter Rizzo oltre al presidente della Commissione Cultura Paride Candelaresi per l’impegno messo per giungere all’approvazione del documento.
La nuova defnizione è la seguente: «L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio per gli ebrei. Manifestazioni di antisemitismo verbali e fisiche sono dirette verso gli ebrei o i non ebrei e/o alle loro proprietà, verso istituzioni comunitarie ebraiche ed edifici utilizzati per il culto».
«E’ molto importante che il documento approvato – afferma l’avvocato Luigi Florio – impegni il Comune di Asti, come da noi proposto, a non finanziare in alcun modo organizzazioni che a vario titolo si ispirano all’antisemitismo o contestano il diritto di esistere dello Stato di Israele; ciò significa – prosegue Florio – che chi ad esempio sostiene organizzazioni come Hamas o Hezbollah, che si prefiggono la distruzione di Israele, non potrà d’ora innanzi richiedere alcun tipo di collaborazione al Comune di Asti e agli altri enti come la Regione Liguria e presto, credo, la Regione Piemonte, che adottano la suddetta definizione».
Florio ha fatto sapere di avere richiesto all’ambasciata di Israele a Roma di far giungere la solidarietà dell’Associazione astigiana agli abitanti di a Ma’alot Tarshiha, città gemella di Asti sita nella parte settentrionale di Israele, continuamente sotto minaccia dei missili lanciati dal sud del Libano dalle milizie islamiche di Hezbollah.