Hanno fatto la loro comparsa in piazza Castello le “panchine letterarie”. Sulla scia di quanto già presente in vari luoghi d’Europa, ripropongono la parole dei grandi scrittori della zona Augusto Monti, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio. Realizzate dalla ditta Viscio di Apricena (FG), hanno la forma di un libro aperto. I passaggi e testi degli autori sono trascritti sullo schienale e sulla seduta. Il testo di Monti, nativo di Monastero, proviene dal celebre brano dedicato al paese nel romanzo “I Sanssossi”. Di Fenoglio si è scelto un passo da “Un giorno di fuoco”, per il riferimento al Bormida, mentre arriva da Pavese il brano de “La luna e i falò” che ricorda come “un paese ci vuole”.
Commenta il sindaco Gigi Gallareto: «Le Panchine Letterarie sono un modo per rendere più piacevole il nostro centro storico, che presto sarà interessato anche dalla realizzazione di una serie di murales nel percorso ad anello del giro degli antichi mestieri, e al tempo stesso per ricordare gli scrittori che hanno creato il mito della Langa. Turismo e cultura devono andare a braccetto: non si può valorizzare un territorio solo con i prodotti della enogastronomia, ad essi devono accompagnarsi il paesaggio, i monumenti e la cultura immateriale».