All’ultimo assalto ormai le forze ti stanno abbandonando, non ne hai più e sei ormai rassegnato alla lotteria dei rigori, la palla ti carambola davanti e con l’ultima goccia di sudore ti butti davanti con la convinzione e l’incoscienza di toccarla quel tanto che basta per raggiungere il risultato. Questa deve essere stata per Scavino, capitano per una sera, la sensazione e la voglia che ha regalato ai compagni un quarto di finale tutto piemontese per gli under 19 del futsal italiano. Una partita infinita durata 50 minuti effettivi in cui gli Orange hanno cercato in tutti i modi di superare l’arcigna difesa del Giorgione contando sulla stazza fisica di ragazzi difficili da superare. Senza Rivella appiedato dall’espulsione rimediata a Lecco; tocca a Morando, Francalanci, Del Bianco, Ghobrani e Scavino scendere in campo come quintetto iniziale. Fin da subito i ragazzi di Patanè spingono sull’acceleratore ma il Giorgione fa buona guardia, Ghobrani colpisce un legno a portiere battuto e tocca poi a Scavino scaldare le mani di Bernardi che complice il palo devia in angolo. Una supremazia continua per i padroni di casa che colpiscono il terzo legno, sempre con Ghobrani sulla sirena del primo tempo. Ripresa con i veneti che impegnano di più Morando che compie un paio di parate soprattutto all’inizio ma poi cercano il gioco di rimessa mentre Scavino e compagni impegnano severamente la difesa biancorossa. Scavino poi su punizione trova il sette ma un avversario si immola per salvare la rete. Al 40 ancora reti inviolate. La stanchezza inizia a farsi sentire eppure nel primo tempo supplementare è un monologo degli Orange con Ghobrani che segna un secondo dopo la sirena del termine del primo tempo. Ultimi 5 minuti al cardiopalma, contano i nervi più che le gambe ma Del Bianco è una furia si avventa su ogni pallone e sull’ultimo assalto a 6 secondi dalla fine cede un pallone d’oro a centro area su cui si avventa Scavino.
E’ la rete della liberazione, mucchio selvaggio in panchina con i giocatori del Giorgione che crollano sul filo di lana. Non c’è più spazio per nulla e al fischio finale i giocatori di casa possono rilassarsi e pensare alla prossima trasferta che determinerà chi vincerà la Coppa Italia una tre giorni molto intensa e sarà un’altra squadra veneta, l’Arzignano, a tenere a battesimo Rivella e compagni.