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paesaggi e oltre
Cultura e Spettacoli

Oltre 2 mila spettatori conquistati dai percorsi turistici e culturali unici del festival “Paesaggi e oltre”

Dalla yurta nel parco del castello ai piccoli cimiteri di campagna, spettacoli originali, eventi internazionali e location suggestive per la rassegna di musica e teatro nelle terre dell’Unesco allestita dall’Unione collinare “Tra Langa e Monferrato”

A Costigliole, Castagnole Lanze, Coazzolo e Montegrosso

È di oltre 2 mila spettatori, in dieci appuntamenti proposti tra luglio e agosto, con 15 repliche degli spettacoli in programma, alcune delle quali inserite per soddisfare le richieste, il bilancio del festival “Paesaggi e oltre 2019”, teatro e musica d’estate nelle terre dell’Unesco, allestito dalla Comunità Collinare “Tra Langa e Monferrato”, con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione CrAsti e Fondazione C.R.T. e il patrocinio dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero, con il progetto, la direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Acerbi.
Spettacoli originali e assolute novità, in grado di soddisfare il più ampio pubblico e proposte in location suggestive, anch’esse in qualche caso davvero originali e insolite. Tra questi, a Costigliole la compagnia spagnola Los Galindos in una yurta da cento posti montata nel parco del Castello (nella foto); l’originale debutto della nuova creazione del Teatro degli Acerbi, il percorso poetico itinerante “Dormono… sulle colline”, da un’idea di Pietro Giovannini, rappresentato con ben quattro recite nel cimitero della frazione Santo Stefano di Montegrosso (220 spettatori); a Castagnole Lanze, per la prima volta nell’Astigiano, il reading-spettacolo “Preludi all’amore” con in scena il narratore e autore Luigi D’Elia (recente vincitore del Premio Eolo) e i Bevano Est, eclettica formazione di strumenti acustici; a Coazzolo l’inaugurazione del nuovo anfiteatro nel paesaggio con “Promessi! ovvero I Promessi Sposi in scena” con Teatro Invito (250 spettatori); e ancora a Montegrosso “Pentesilea” del Teatro dei Venti, un grande spettacolo internazionale di piazza per 250 spettatori.

“Dormono… sulle colline”, il nuovo lavoro del Teatro degli Acerbi

L’omaggio al territorio

«In effetti si è concretizzato quanto ipotizzato nella conferenza stampa di presentazione: una risposta di pubblico superiore alle disponibilità dei singoli luoghi/siti, non potendo in alcuni appuntamenti accogliere tutti gli interessati e nel caso degli spettacoli su prenotazioni, chiudendo le stesse giorni prima delle date previste», sottolineano gli organizzatori. Ne sono stati testimoni e partecipi in alcune tappe gli stessi amministratori della Regione Piemonte: il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio, che hanno seguito con attenzione il festival. E le stesse compagnie teatrali ospitate, alcune internazionali, sono rimaste piacevolmente sorprese per la bellezza dei luoghi, per il progetto artistico e la qualità del pubblico partecipe. Nel programma del festival, inoltre, appuntamenti di musica e teatro in inediti omaggi ai luoghi, tutti seguitissimi (tra questi il Ferragosto in musica dal belvedere della frazione San Michele di Costigliole con 300 spettatori), spettacoli per i bambini, le “pillole di paesaggio” condotte da Roberto Cerrato dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero, degustazioni e racconto dei vini del territorio. E anche quest’anno grande curiosità e adesione per il “passaporto paesaggieoltre”, in cui collezionare un timbro di “visto” per ogni evento, con oltre 500 “documenti” personalizzati distribuiti agli spettatori-pellegrini.

Gli “Emigranti” del Faber Teater a Castagnole Lanze

Esplorare nuovi luoghi

“Paesaggi e oltre” intende proseguire anche il prossimo anno, ma ponendosi stimolanti domande: ad esempio, come far fronte alle richieste del pubblico e di come esplorare ulteriori nuovi luoghi del territorio; e in tal senso si intende aprire un tavolo di confronto con la Regione, Fondazioni bancarie e partner del progetto. «Un palco sulle colline tra Langa e Monferrato da cui guardare oltre – commentano il presidente dell’Unione collinare Carlo Mancuso e i sindaci – Anche quest’estate il pubblico ha accolto l’invito a percorrere un nuovo viaggio alla scoperta di questo sorprendente territorio. Un festival che piace e crea curiosità, attesa, seguito e apprezzamenti». Aggiunge Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi: «Non credevamo davvero che si potessero migliorare ancora i numeri del festival, in rapporto ai luoghi ospitanti. La risposta e l’attenzione del pubblico ci hanno emozionato di tappa di tappa e ci pongono nuovi stimolanti obiettivi. Molti dicono che non c’è pubblico a teatro ed in particolare ai festival: questo progetto ha il “problema” inverso. Un’eccellenza nata e coltivata sul nostro territorio paesaggistico in rapporto a quelli circostanti che stimola davvero il turismo culturale, con sullo sfondo il paesaggio patrimonio nostro e dell’umanità, tanto richiamato ma poco “interpretato” e cercato».

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