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Gianluigi Paragone
Attualità
Politica

Oggi pomeriggio Paragone spiegherà “ItalExit” agli astigiani

Il senatore, ex volto noto del Movimento 5 Stelle, sarà ad Asti al Centro culturale San Secondo

Tappa astigiana per il senatore Gianluigi Paragone, fondatore del movimento “ItalExit per l’Italia”, che arriverà al Centro Culturale San Secondo oggi pomeriggio, venerdì.

Paragone, ex giornalista televisivo e prima ancora direttore de La Padania, è stato uno dei volti più noti del Movimento 5 Stelle fino a quando non è stato deferito ai probiviri per aver votato contro la Legge di Bilancio 2020. Da lì l’espulsione che l’ha condotto a fondare il suo movimento. Una compagine politica, che presto dovrebbe diventare un vero partito, molto critica verso l’Europa, le politiche economiche di Bruxelles e pronta a mettere in crisi il modello neoliberista «imposto dall’Unione Europea».

Paragone incontrerà i giornalisti e le associazioni di categoria, quindi i cittadini che intendono approfondire meglio le tematiche di cui “ItalExit per l’Italia” si fa portavoce. Il confronto con i cittadini inizierà alle 16. «Obiettivo dell’incontro – fanno sapere dal coordinamento provinciale – è di far comprendere ai cittadini che per poter rilanciare l’economia locale, il mercato del lavoro, la tutela delle fasce deboli della popolazione e la salvaguardia del territorio è necessario uscire dai trattati europei e riprendersi la sovranità monetaria».

Scoppia la querelle cittadina

Ma prima dall’arrivo di Paragone, la sezione di Asti di “ItalExit” deve affrontare la prima bega interna con le dimissioni di Piero Della Pietra, referente politico della sezione cittadina, di Maria Gulino, responsabile delle pubbliche relazioni e di un terzo soggetto, che ha chiesto di non essere menzionato, ma anch’egli tra i referenti locali. «La dirigenza della sezione di Asti e alcuni elementi del coordinamento provinciale – si legge in una nota stampa diramata da Della Pietra – hanno dovuto rassegnare le dimissioni per gravi incompatibilità con il coordinatore provinciale Franco Quaglia e, conseguentemente, con la direzione regionale rappresentata dalla persona di Luciano Bosco. La visione elitaria e discriminante in base al censo dell’agire politico in seno a ItalExit in ambito provinciale ci trova in totale disaccordo, sia sul piano umano che prettamente politico». Della Pietra e Gulino lamentano una serie di criticità nate nel rapporto con Quaglia e gli contestano anche il suolo ruolo di presidente dell’associazione “Italia nel Mondo” che, come si legge nel sito internet del sodalizio, “è un’associazione senza scopo di lucro che ha come missione quella di portare contributi lavorativi alle imprese italiane nel mondo e svolgere un’opera umanitaria per aiutare i Paesi in via di sviluppo”.

Secondo Della Pietra l’attività svolta dal coordinatore provinciale con l’associazione favorirebbe «la delocalizzazione delle attività produttive dall’Italia in generale, e dal Piemonte in particolare, verso Paesi emergenti, il Marocco in questo caso». Attività, del tutto regolare e legittima, va detto, che però si porrebbe «esattamente in antitesi – precisano i fuoriusciti – con quello che credevamo essere il dettato politico del senatore Paragone».

Da qui la decisione di lasciare il movimento, pur confermando la simpatia per il fondatore e per gli obiettivi del sodalizio. Una presa di posizione che è stata contestata dal coordinatore Quaglia (vedi articolo a lato) pronto a rimandare al mittente tutte le critiche mosse.

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