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Cronaca
Squadra Mobile

Asti, chi è il giovane rom che ha derubato e usato violenza su una donna di 91 anni

Nella ricostruzione della stessa anziana vittima la drammatica aggressione durata oltre mezz’ora

Non bastava averle derubato la casa un anno e mezzo fa e non gli è bastato neppure tornare a prenderle quel poco oro che ancora era rimasto in casa. Poco ma il più prezioso: la fede nuziale e gli orecchini regalo di fidanzamento di un marito già defunto da anni. No, Euro Seferovic, 19 anni, rom domiciliato al campo nomadi di Asti voleva vendicarsi della denuncia di furto fatta l’anno scorso attraverso la quale lo avevano identificato e denunciato e così ha fatto il gesto più grave che potesse fare su una donna di 91 anni: ha usato violenza sessuale su di lei.

La bruttissima storia è stata ripercorsa questa mattina dagli uomini della sezione furti e rapine della Squadra Mobile di Asti che in meno di un mese ha risolto un caso dai contorni di inaudita violenza fisica ed emotiva.

Per loro ha parlato il dirigente, dottor Federico Mastorci, che ha spiegato come il 20 maggio scorso sia arrivato sul numero di emergenza la richiesta di aiuto dell’anziana donna che vive nella zona est della città in una casetta con giardino.

La donna, 91 anni ma ancora autosufficiente, lucida, reattiva e con una memoria di ferro, ha denunciato di essere stata derubata in casa ma anche di essere stata tenuta per mezz’ora in scacco dal bandito che ha approfittato di lei.

I poliziotti in forze si sono recati a casa della donna e l’hanno accompagnata al pronto Soccorso dell’ospedale di Asti dove, dopo la visita dei medici, hanno raccolto la sua testimonianza.

Il ladro, poi identificato in Seferovic, è entrato dal giardino e poi da una portafinestra forzandola con una grossa ascia. La stessa con la quale si è presentato nella cucina dove si trovava l’anziana. Minacciandola e urlandole contro le ha letteralmente strappato gli orecchini di dosso e le ha sfilato la fede nuziale oltre ad aver racimolato qualche banconota nel portafoglio. E già questo, di per sè, è un episodio che da solo vale tutta l’indignazione del mondo visto che di fronte ci si trova una donna molto anziana e sola.

Ma non è finita qua.

La donna ha raccontato che l’uomo, molto alterato dalla rabbia, l’ha spinta nella camera e l’ha buttata sul letto, l’ha parzialmente denudata e ha tentato un approccio spinto per fortuna non andato a pieno compimento. Poi è fuggito, cercando di pulirsi le mani in carte e documenti che sono poi stati repertati dalla Scientifica  e hanno restituito alcune impronte digitali chiare utili per incastrare il bandito.

Le indagini della Mobile si sono indirizzate subito nella ricerca di immagini di impianti di videosorveglianza della zona, sia pubblici che privati e i filmati hanno già dato una direzione alle indagini. I ricordi nitidi e dettagliati della vittima hanno contribuito a ricostruire altri pezzi dell’indagine, i riscontri di polizia Scientifica hanno fatto il resto.

Fra le immagini che più hanno scosso anche gli inquirenti quelle che hanno ripreso il tentativo di fuga della donna vanificato dal giovane che l’ha afferrata dalle spalle e l’ha riportata in casa.

Il pm che ha coordinato l’indagine, il dottor Fiz ha chiesto ed ottenuto l’arresto a carico di Seferovic; ordinanza eseguita ieri mattina nei pressi del campo rom. Il ragazzo è stato portato al carcere delle Vallette nell’apposita sezione “sex offender”.

L’anziana, che per fortuna non ha riportato gravi lesioni fisiche, ha lasciato quella casa nella quale ha già annunciato non tornerà più.

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