Il richiamo di casa è uno stimolo intrigante, una nuova avventura in gialloverde una sfida irrinunciabile. Camillo Cascino e il San Domenico Savio Asti si ritrovano dopo tre stagioni, per affrontare assieme un nuovo percorso denso di ambizione. Il nuovo regista del club del neo presidente Riccardo Averna sarà il tecnico di origini siciliane.
Camillo, dopo alcune stagioni torni a casa. Che mister ritrova il San Domenico?
«Sono felice di questa opportunità, gli anni in gialloverde per me sono stati speciali. Le ultime stagioni mi hanno permesso di maturare esperienza in una categoria importante: l’allenatore Cascino ha un bagaglio maggiore alle spalle, l’uomo è rimasto lo stesso, con i valori di prima e lo stesso entusiasmo».
Hai ricevuto attestati di stima da piazze importanti, come quella di Alba, ma scelto di tornare nell’Astigiano…
«Ho avuto delle proposte, è vero, ma la possibilità di tornare a lavorare con dirigenti e uomini che stimo ha fatto la differenza. Molte società puntano al risultato immediato, questa nuova avventura ha invece quali crismi quello di costruire un progetto, anno dopo anno, cercando di valorizzare calciatori astigiani».
Lavorerai con una squadra giovane?
«I quattro under in campo comportano la presenza di metà rosa giovane, saranno preziosi però anche gli elementi esperti. Puntiamo su ragazzi che abbiano fame e determinazione, a livello di senior vorrei avere calciatori di valore e uomini di personalità, preziosi in campo e fuori. Non abbiamo l’obbligo di vincere subito, ma dovremo essere bravi noi a porci obiettivi e a lavorare per realizzarli. Gli stimoli, la voglia di faticare assieme saranno fondamentali per lavorare bene».
Quanto sarà prezioso giocare al “Bosia”?
«Calcare il campo dello stadio di Asti dovrà essere la spinta ulteriore a dare il massimo per stupire e perseguire traguardi prestigiosi».