E’ arrivata la decisione più scomoda e temuta, comunque non inattesa, per l’intero mondo del Palio: domenica 5 settembre non si correrà. Il sindaco Rasero dopo aver incontrato i Rettori, essersi confrontato con la sua Giunta e con il consigliere delegato al Palio Mario Vespa, aver ascoltato i dipendenti comunali impegnati a stretto contatto con la manifestazione ed aver parlato con numerosi esperti ed addetti ai lavori ha optato per la cancellazione del Palio 2021.
Il Sindaco ha fatto pervenire ai Rettori una lettera, scritta a mano, nella quale sintetizza l’evolversi della situazione, soprattutto degli ultimi giorni, e spiega i motivi che l’hanno indotto a prendere una decisione da lui stesso ritenuta… “scomodissima ed antipatica”. Grande il rammarico da parte dei massimi esponenti dei Comitati che fino alla fine si sono battuti affinché la manifestazione andasse in scena: nulla da fare.
Il Sindaco, da noi raggiunto telefonicamente ha esordito: “Il mio grazie va innanzitutto ai Rettori, che si sono battuti fino alla fine affinché la manifestazione andasse in scena. Ho ricoperto anch’io quella carica in passato e se fossi stato al loro posto mi sarei comportato esattamente allo stesso modo. Il mio dispiacere nel prendere la decisione di annullare il Palio è stato grandissimo”.
La lettera inviata da Rasero ai massimi esponenti dei Comitati inizia con un “Cari amici” e prosegue con la comunicazione dell’ufficiale, purtroppo, annullamento del Palio, essendo venute a mancare le condizioni per proseguire nell’organizzazione della manifestazione.
Rasero, nel colloquio telefonico avuto con noi, ha inoltre puntualizzato: “Oggi il Piemonte non è certamente una Regione tra quelle più duramente colpite dal diffondersi dei contagi, ma prevedere gli sviluppi della situazione da qui a settembre, con numeri destinati certamente a peggiorare, mi ha spinto a prendere la drastica decisione. Avrei voluto ancora a temporeggiare, ma non era più possibile. Le ditte impegnate nell’allestimento delle strutture mi chiedevano di mettere nero su bianco e sollecitavano garanzie. Il Palio è a mio modo di vedere un gioiello unico ed eccezionale se vissuto nella sua completezza. Molti mi hanno fatto presente, a mio parere a ragione, che senza la sfilata, altro fiore all’occhiello dell’evento, non sarebbe stata la stessa cosa. In Piazza Alfieri invece delle consuete 12.000 persone tra tribune e parterre ne avremmo avute 2500 in tutto. Ciò nonostante ho tenuto duro fino all’ultimo e ho lavorato come se il Palio avesse dovuto regolarmente andare in scena il 5 settembre. Avevo già persino preso i contatti con la Rai per confermare la data, questo a testimonianza di quanto io fossi convinto e ci tenessi allo svolgimento della manifestazione”.
Sindaco, i Comitati sono in crisi, sia economica che numerica. Questo annullamento del Palio potrebbe assestare loro una mazzata definitiva…
“Conosco bene la situazione. Come tutte le organizzazioni che puntano sull’interazione, cito ad esempio anche i Circoli, i dati numerici riguardo agli iscritti e all’aspetto economico non inducono certo all’ottimismo. I Rettori hanno allestito la seconda serata di prove di addestramento dopo essersi consultati con me. Hanno fatto tutto quanto dovevano fare. E proprio per questo farò in modo che il Comune intervenga in aiuto dei loro Comitati con ristori e contributi”.
Prosegue Rasero: “Un’altra situazione che mi ha fatto molto riflettere è legata in prospettiva ai contagi di inizio settembre, periodo di rientro in città dalle vacanze. Ci sarà quasi certamente un incremento e se avessimo fatto il Palio tutti gli astigiani che non lo amano e non lo vivono ne avrebbero approfittato per attribuirgli la responsabilità dell’incremento numerico dei casi e dei ricoveri. Credo che il Palio non meriti tutto questo: la Festa sarebbe infatti diventata il fattore scatenante del peggioramento dei numeri. Sicuramente il 4 e il 5 settembre il centro cittadino sarà pieno di gente che passeggia, ma le scelte personali non possono essere condizionate. Io sono il Sindaco di Asti e devo tutelare la mia città a tutti i costi, attuando le misure necessarie. Aspetti prioritari da tenere in conto nel prendere la decisione, l’ho sempre detto, sarebbero stati il benessere e la salute delle persone. Chiudo dicendo che nel clima attuale che stiamo vivendo, con la pandemia ancora a fare paura, non sarebbe stato il solito Palio”.
Il Sindaco termina la sua lettera inviata ai Rettori con un ringraziamento per averci creduto fino alla fine e con un beneaugurante “Viva Asti, viva il Palio”.
Il commento del Consigliere delegato al Palio Mario Vespa non si scosta di moltol da quanto affermato da Rasero:
“Fino a due/tre mesi fa c’era la convinzione di poter allestire la manifestazione e di correre regolarmemte. Ci abbiamo provato con grande convinzione, chiedendo addirittura di poter disporre del 50% della capienza, ma purtroppo di fronte al diffondersi della variante Delta le prospettive sono cambiate. Troppo elevati i rischi: d’accordo con il Sindaco abbiamo tenuto in piedi la possibilità di fare il Palio fino all’ultimo, ma siamo stati costretti ad arrenderci. Le scadenze e gli impegni con le ditte che avrebbero dovuto allestire la struttura incombevano, una decisione andava presa. La Giunta era contraria, in toto, allo svolgimento della manifestazione, le prospettive sull’evoluzione dei contagi non inducevano certo all’ottimismo: con grande dispiacere ci siamo quindi visti costretti ad annullare il Palio 2021”.