Sarà Floriano Poggio, nel ruolo di presidente, a guidare la nuova ASDC Canelli 1922, che torna “in campo”, vestendo i colori bianco e azzurro della città, in tempo per l’illustre centenario del calcio nella città dello Spumante. Lo affiancano il vicepresidente Maurizio Bologna, i consiglieri Danilo Adamo e Giorgio Pernigotti, il presidente onorario Gianfranco Gibelli e l’allenatore Fabio Amandola. Il sindaco Paolo Lanzavecchia e l’assessore Giovanni Bocchino hanno accolto il nuovo direttivo in municipio, martedì, come segnale di ripartenza. «Siamo felici si possa tornare a giocare sotto il nome della città – commenta il presidente – qui lo sport è molto sentito, i tifosi partecipano anche agli allenamenti». Pur con buoni presupposti di partenza, 3 anni fa, la fusione con il San Domenico Savio aveva, precisa, portato alcune conseguenze poco gradite, su tutte l’attenzione minore sul settore giovanile. Prosegue Poggio: «Grazie alla Virtus, che ha fatto giocare i più giovani in questo anno, e all’amministrazione comunale che si è interessata direttamente per riportare in città il nome». A offrire l’occasione, la notizia del ritiro della squadra del Sezzadio; quindi la pratica per la fusione, l’iscrizione in prima categoria e la richiesta, accolta dalla Federazione, di cambiare denominazione. La nuova squadra avrà l’intero settore giovanile, responsabile Francesco Pantano, mentre per la prima squadra Fabio Amandola farà da allenatore e direttore sportivo. Conclude il presidente: «Per ora, molto lavoro sarà condiviso dall’intero direttivo, con l’obiettivo di arrivare presto a un palcoscenico sportivo all’altezza». Il logo dell’ADSC Canelli 1922 è stato realizzato ex novo da Gianmarco Cavagnino. Grande il favore per il rilancio dal sindaco Lanzavecchia: «Con un valido gruppo alla guida, l’auspicio è che si ritrovi l’affetto dei cittadini, per riportare in auge un nome di per sé importante». Gli investimenti dalle casse comunali ci sono stati, con manutenzioni al campo sportivo e ora la partecipazione a un bando con cui si punta a rifare il manto, come spiega l’assessore Bocchino: «Auguriamo che continui e si allarghi il sostegno degli imprenditori locali al progetto».