Conferenza stampa ai tempi del Covid
Erano trascorse settimane dall’ultima conferenza stampa convocata dalla Questura di Asti. Questa mattina, sabato, un imprevisto richiamo ad una parvenza di “normalità”, con la convocazione dei giornalisti da parte del Questore di Asti Alessandra Faranda Cordella per dare comunicazione di un arresto avvenuto nella notte da parte degli agenti delle Volanti a seguito di una “spaccata” messa a segno in un negozio del centro cittadino. E così, per la prima volta dopo settimane, giornalisti, fotografi e dirigenti e personale della polizia astigiana ci si è ritrovati tutti insieme, anche se a debita distanza e adottando precise precauzioni. Dall’uso delle mascherine, indossate da tutti, alla location in cui sono stati accolti giornalisti e fotografi. Anziché nelle sale attrezzate a disposizione della Questura cittadina (la sala stampa “Luigi Calabresi” o la Sala “Cambursano”), la conferenza stampa, complice il bel tempo, si è tenuta all’aperto, nel cortile interno della struttura di corso XXV Aprile, con le sedie poste a distanza una dall’altra.
Un incontro all’aperto
L’iniziativa del Questore Faranda Cordella ha regalato a giornalisti e fotografi astigiani che si occupano di cronaca, con la prima conferenza stampa del “dopo-Covid”, l’occasione di ritrovare quelle attività che rappresentavano la quotidianità in un tempo che sembra ormai lontano. Al di là del telefono e delle mail, il ritrovarsi fisicamente nello stesso luogo offre infatti la possibilità del confronto immediato. Accolti da una città in cui il traffico e le tante persone in strada e in coda ai negozi parevano quelle di un qualunque sabato mattina e non di una giornata in cui non è ancora stato sancito il “liberi tutti”, si sono potute così ascoltare direttamente le parole del Questore e del dirigente delle Volanti Francesco Gigante, che hanno illustrato l’intervento effettuato dagli agenti delle Volanti nella notte ed evidenziato il lavoro svolto in queste settimane sul fronte del controllo del territorio, così come per garantire l’osservanza delle norme per il contenimento del contagio da Coronavirus. La convocazione della conferenza stampa ha rappresentato un primo assaggio di un ritorno ad una “normalità” che sarà del tutto nuova, basata su nuove regole e nuovi comportamenti, nel mestiere dei giornalisti, dei fotografi, dei poliziotti (in un periodo per loro non certamente facile, chiamati a scendere in strada sempre e comunque, non senza quei timori che tutti abbiamo), così come di tanti altri mestieri e professioni. Innegabile come si senta la mancanza di una stretta di mano per salutare amici, colleghi o interlocutori che si conoscono da tempo e tra i quali c’è reciproco rispetto; ma il senso di responsabilità e la necessità di rispettare le regole per il bene di tutti rendono più lievi i disagi nella consapevolezza dell’importanza del contributo di tutti, piccolo o grande che sia.