Domenica 19 settembre alle 20 all’abbazia di Vezzolano torna il Teatro del Riciclo, con il suo primattore e regista Marco Gobetti impegnato nel monologo “130 repliche de Il nome della rosa”.
Lo spettacolo fa parte del progetto “Concentrica” del Teatro della Caduta di Torino realizzato grazie alla collaborazione di Piemonte dal Vivo e con il sostegno della Regione Piemonte, del Ministero per i Beni Culturali e della Fondazione Compagnia di San Paolo.
«La verità, insieme alla costruzione del falso che la mina, è uno dei temi portanti de “Il nome della rosa” di Umberto Eco – spiega Gobetti – era inevitabile che, incarnandone la vicenda per 130 repliche, nascessero verità indicibili. Una verità, in particolare. Che porta pesantemente altrove attori e pubblico: che ci precipita in un contemporaneo sconosciuto, dove lo scibile presente contamina misteriosamente quello dell’antica abbazia. E viceversa. Una verità che mai si dovrebbe dire, appunto. Un sacrosanto, chiarissimo scandalo».
Con il “Teatro di riciclo” si tenta la rivalutazione della natura autentica, magica, sociale e intrinsecamente pedagogica del fatto teatrale. Per “teatro di riciclo” si intende l’azione di un attore tesa a evocare una replica precisa o un insieme di repliche trascorse di uno spettacolo cui abbia preso parte o di cui sia stato spettatore: la vicenda e le immagini dello spettacolo rivivono, così, profondamente contaminate dalla narrazione dei meccanismi teatrali e di tutto ciò che è riconducibile al rapporto tra attori, spazi e pubblici incontrati.
Lo spettacolo è a offerta libera in loco. Tutte le informazioni su biglietti e prenotazioni su
www.rassegnaconcentrica.net