Cerca
Close this search box.
costigliole d'asti cavallero
Cultura e Spettacoli

Costigliole d’Asti, con il festival “Paesaggi e oltre” si inaugura domani l’anfiteatro a San Michele

Appuntamento nella borgata panoramica costigliolese con l’inedito spettacolo “Cesare, Beppe e Angelo… ragazzi di campagna”, omaggio in musica e parole ai Pavese, Fenoglio e Brofferio meno urbani, con il Teatro degli Acerbi e lo chansonnier Ricky Avataneo, insieme alle specialità gastronomiche della Pro Loco e ai vini dei produttori costigliolesi

La tradizionale serata di Ferragosto a San Michele

Musica e teatro nelle terre dell’Unesco. Il cartellone del festival “Paesaggi e oltre” dell’Unione collinare “Tra Langa e Monferrato”, con la direzione artistica del Teatro degli Acerbi, si fa ricco di appuntamenti nel mese di agosto, che anno dopo anno conquistano sempre un pubblico crescente. Domani sera, sabato, la rassegna proseguirà a Costigliole per il tradizionale “Ferragosto a teatro” nella frazione panoramica di San Michele e nell’occasione verrà inaugurato l’anfiteatro realizzato dal Comune accanto alla chiesa della borgata. Alle 21,15 sarà presentato l’inedito spettacolo dal titolo “Cesare, Beppe e Angelo… ragazzi di campagna”, omaggio in musica e parole ai Pavese, Fenoglio e Brofferio meno urbani, con il Teatro degli Acerbi e lo chansonnier nostrano Ricky Avataneo. «Tre grandi autori legati da un’origine comune: l’essere nati e aver trascorso l’infanzia circondati da vigne, da contadini e dalla lingua piemontese. Questo nuovo omaggio tratteggia il paesaggio umano di quando erano fanciulli e lo cita traendo dalle opere più paesane di questi autentici padri della nostra cultura alcune perle a volte poco note, a volte rivelatrici di quanto essi fossero radicati fra queste colline», segnalano gli organizzatori. Ingressi 5 euro.

L’anfiteatro a San Michele

«Dotato di cinque ampie gradinate rivolte a nord, già inerbite e inserite con riguardo in un bellissimo contesto rurale, dopo aver avuto il benestare della commissione paesaggistica, è stato realizzato in tempi di record. Oggi offre ampie garanzie di sicurezza non solo per il periodo Covid che stiamo attraversando, ma anche per l’aggiunta di telecamere e punti luce a quelli già esistenti – spiega il sindaco di Costigliole Enrico Cavallero – Abbiamo scelto un anfiteatro in quanto era una proposta che ancora mancava alle già tante presenti nel paese, che ha comportato un grande sforzo al fine di riuscire a dare un segnale di fiducia importante. Ora abbiamo a disposizione un ulteriore spazio per i nostri concittadini e per i turisti che a Costigliole arrivano anche dai paesi vicini in aggiunta alle numerose iniziative già avviate e tuttora in corso per promuovere la cultura con mostre e appuntamenti teatrali cinematografici e musicali».

Le iniziative della serata

Domani sera, in attesa dello spettacolo del festival “Paesaggi e oltre”, dalle prime ore della sera si esibirà il coro “Le voci del Tanaro” e la serata sarà accompagnata da un appuntamento enogastronomico allestito dalla Pro Loco di Costigliole (prenotazioni al numero telefonico 349/6732640); e grazie alla nuova associazione dei produttori della Barbera “Noi di Costigliole” si brinderà alle stelle dal punto più alto del paese fino a tarda notte.

I prossimi appuntamenti del festival

Martedì 18 agosto, alle 18, a Montegrosso, nel cortile della scuola materna, l’appuntamento per bambini e famiglie: da non perdere “Pollicino Pop” di Teatro Invito. E venerdì 21 agosto, alle 18 e alle 20, per la prima volta si andrà nelle aziende florovivaistiche di Motta di Costigliole, con un nuovo spettacolo del Teatro degli Acerbi per piccoli gruppi di spettatori: “Il testamento dell’ortolano”, con protagonista Massimo Barbero. È un monologo teatrale tratto da un racconto di Antonio Catalano e diretto da Patrizia Camatel. Il sapore è quello di una fiaba antica, ma i contenuti sono modernissimi, poiché si parla del legame di amore e cura per il Pianeta Terra, tema di grande attualità e importanza primaria. «Protagonista della storia è l’ortolano Adelmo, vissuto in quel passato prossimo in cui l’orto era fonte primaria di sostentamento famigliare. Egli ha ricevuto la terra dai suoi antenati, l’ha coltivata per tutta la vita; ha imparato dal padre, ma si è anche inventato il mestiere sperimentando ad ogni stagione, con buona pace di tradizioni e proverbi; ha guardato alle fasi lunari un po’ sì e un po’ no, perché la luna sta lassù e che ne sa lei dei fagiolini; ha maledetto la tempesta e la siccità; ha messo su famiglia e l’ha nutrita coi frutti della sua fatica. Il giorno in cui, infine, si sente vicino alla morte, si chiede che destino avrà il suo orto, nelle mani del figlio Michele». L’orto può diventare così un luogo in cui specchiarsi, in cui ritrovare le vicende famigliari, in cui scoprire il legame plurimillenario tra l’umanità e la Terra, che dobbiamo tutelare come eredità comune e ancor più come fonte di vita. Questo è il messaggio lanciato dall’ortolano, laborioso e bonario, filosofo e poeta a sua insaputa. Ingressi 5 euro. I posti sono limitati, è necessaria la prenotazione: tel. 339/2532921, info@teatrodegliacerbi.it.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale