“Il testamento dell’ortolano” sabato a Cerro Tanaro
Il legame antico tra l’uomo e la natura, in un racconto che ha il sapore di una fiaba che evoca il fondamentale sentimento di amore e cura per la Terra. La storia è quella di Adelmo, che eredita dal padre l’orto di famiglia e se ne prende cura per tutta la vita, tra fatiche e soddisfazioni, traendone i frutti con cui nutrire la famiglia, ma ricavandone giovamento anche per l’anima. Perché l’orto diventa «il luogo della cura: là dove ci si prende cura della terra e dove la terra cura il corpo e l’anima. L’orto può diventare così un luogo in cui specchiarsi, in cui ritrovare le vicende famigliari, in cui scoprire il legame plurimillenario tra l’umanità e la Terra, che dobbiamo tutelare come eredità comune e ancor più come fonte di vita». È questo è il messaggio che ci lascia l’ortolano, filosofo e poeta a sua insaputa. E questo è il tema su cui ci fa riflettere “Il testamento dell’ortolano”, il nuovo spettacolo del Teatro degli Acerbi, che ha fatto il suo debutto pochi giorni fa al festival “Paesaggi e oltre”.
Nuovo spettacolo del Teatro degli Acerbi
Protagonista dello spettacolo è Massimo Barbero, che in un’interpretazione efficace e appassionata si trasforma nell’ortolano Adelmo nel giorno in cui, sentendosi vicino alla morte, si chiede quale sarà il futuro del suo orto nelle mani del figlio Michele, mentre scorrono i ricordi di una vita fatta di contadini in sella alla Lambretta, peperoni magici che esplodono in cielo come fuochi d’artificio, balli a palchetto e lune di polenta. Lo spettacolo è tratto da un racconto di Antonio Catalano, eclettico artista, e l’adattamento e la regia sono di Patrizia Camatel.
Un doppio appuntamento nell’area naturalistica “La Luvetta”
Nella giornata di domani, sabato, sarà proposto in un doppio appuntamento a Cerro Tanaro, nell’ambito della rassegna “Cunté Munfrà – dal Monferrato al mondo”. La cornice dell’evento sarà davvero particolare e suggestiva: l’area golenale del sentiero naturalistico “La Luvetta”. Due le rappresentazioni in programma, alle 16,30 e alle 18,30 (su prenotazione obbligatoria al numero telefonico 339/2532921). In caso di maltempo recupero la domenica. L’ingresso è gratuito e i posti saranno predisposti secondo la normativa anticovid.