Non si arrendono le figlie di Margherita Sias che continuano a cercare la loro mamma.
La donna, 51 anni, di origini sarde ma da 20 anni residente a Monastero Bormida è scomparsa nel nulla il 3 agosto scorso dalla stazione di Acqui Terme. Nonostante i numerosi appelli comparsi sui giornali locali e nel corso di note trasmissioni televisive come “Chi l’ha visto?” o “La vita indiretta” della donna sembra non esservi traccia. Margherita al momento della scomparsa stava attraversando un periodo difficile.
Il lutto per il figlio
Da otto anni la donna conviveva con il dolore per la prematura morte del figlio Ottavio, rimasto ucciso in un incidente stradale. Poi la separazione dal marito e la depressione che la donna combatteva con i farmaci. Ciò nonostante Margherita era riuscita a riprendere in mano la propria vita. Con le due figlie più piccole viveva in un alloggio a Monastero mentre nel tempo libero si recava a Castelnuovo Belbo dalla figlia maggiore, Giusi, per far visita ai nipoti. «E’ sempre stata una brava mamma e una brava nonna. Col tempo aveva recuperato una certa serenità» ricorda in proposito Giusi.
Poi, il destino ha voluto remarle contro ancora una volta. La scorsa primavera Margherita ha perso il lavoro ed è ripiombata del vortice nero della depressione.
La scomparsa il 3 agosto
A nulla sono valsi i consigli delle figlie di affidarsi ad un terapeuta. Divenuta insostenibile la situazione in casa, la figlia minore si è trasferita a Ravenna dal padre mentre la più grande è andata a vivere per conto suo. «Non riusciva più a stare nel suo alloggio da sola. Oltretutto, non potendo più pagare l’affitto doveva liberarlo al più presto – spiega la figlia – Si era così trasferita temporaneamente da una nostra zia di Acqui». Dall’alloggio di questa parente Margherita esce senza fare più ritorno. Erano le 15 di giovedì 3 agosto 2017. Una conoscente dirà a Giusi di aver incontrato sua madre in stazione ad Acqui Terme, intorno alle 17.
L’ultimo avvistamento
La donna stava scendendo nel sottopassaggio che porta alle pensiline dei treni. Alla domanda della conoscente se Margherita fosse in partenza, la donna mente: «Aspetto la mia figlia più piccola che arriva da Ravenna». Ma non è così.
A quell’ora i treni in partenza sono per Genova, Savona, Alessandria ma anche per Asti, e quindi su quella tratta Nizza e la Valle Belbo, dove abita la figlia. «Ho anche pensato che potesse essere venuta a cercarmi a Incisa Scapaccino, dove abitavo prima ma nessuno dei vicini l’ha notata» spiega amareggiata Giusi. Da quel giorno, sono passati oltre cinque mesi. «E’ inevitabile pensare anche al peggio – spiega Giusi – Sembra impossibile che nessuno in tutto questo tempo l’abbia notata. Vogliamo però sperare che sia ospite da qualche conoscente. Non pretendiamo nulla, solo di sapere che sta bene». Dalle pagine di nostro giornale si rinnova l’appello di segnalare qualsiasi avvistamento della donna o di fornire informazioni in possesso.
Lucia Pignari