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Tomalino carta Lavoisier
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La storia dei Lavoisier nelle carte originali esposte al M.A.G.M.A.X  

Antichi documenti, oggetti e figurine sul fondatore della chimica moderna e la sua amata consorte
Preziosi documenti originali del Settecento costellano la mostra temporanea “I signori de Lavoisier” allestita al M.A.G.M.A.X (Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte Mineraria, Cristallografia) di corso Alfieri 360.
Su prenotazione, e con ingresso libero, si potranno osservare fino al 28 febbraio 2022 una carta vergata di suo pugno dall’illustre scienziato (rarissime le firme apposte sui documenti e per questo ancora più eccezionale l’occasione offerta dal museo astigiano) o lettere spedite dall’adorata moglie Marie-Anne dopo la sua morte.

“Antoine-Laurent de Lavoisier (1743-1794) – spiega Massimo Tomalino (nella foto), ideatore del M.A.G.M.A.X – è considerato una delle menti eccelse della scienza e il fondatore della chimica moderna anche grazie al contributo indispensabile della sua amata consorte Marie-Anne Pierrette Paulze.  Lo straordinario percorso scientifico di Lavoisier nasce dalla passione per la mineralogia e, in particolare, dagli studi sui cristalli di gesso, culminando con la formulazione della legge di conservazione della massa e con le innumerevoli scoperte, a partire dall’aria e dall’acqua formate da elementi chimici: risultati scientifici raggiunti con la moglie Marie-Anne, entusiasta aiutante di laboratorio ma anche traduttrice, illustratrice e bibliotecaria”.

“Dopo la morte di Antoine-Laurent sotto la ghigliottina del Terrore – ricorda Tomalino – fu lei a recuperare e ricomporre tutti i lavori del marito, rendendo così possibile lo sviluppo della chimica moderna”.

La mostra racconta un pezzo di vita pubblica e privata della coppia: la dedizione di lei è chiaramente presente nella lettera originale del 1803 in cui rivendica il diritto a tornare in possesso dei libri del marito giustiziato dai rivoluzionari. La missiva è stata acquistata da Tomalino, nel 2006, ad un’asta a Parigi, al termine di una lunga trattativa con offerta in busta chiusa.

In altre carte esposte al M.A.G.M.A.X, grazie al minuzioso catalogo composto da Marie-Anne, è possibile scoprire quali volumi di chimica, mineralogia, fisica e viaggi fossero conservati nella biblioteca del marito. Il documento firmato da Lavoisier è invece la dichiarazione di cessione “volontaria” delle sue carte e di oggetti di mineralogia che fu costretto a sottoscrivere tre anni prima della morte.

Negli anni, la passione per il collezionismo ha portato Tomalino a raccogliere anche figurine, cartoline e molti altri oggetti sulla vita scientifica di Lavoisier: un centinaio complessivamente i pezzi messi in mostra, compresi libri, strumenti, una medaglia di bronzo e una litografia antica originale. Una cartolina postale riproduce il celebre ritratto dei coniugi Lavoisier ad opera di Jacques Louis David: proprio di recente uno studio ai raggi X ha svelato una versione assai diversa della coppia precedentemente dipinta sulla tela. Nella visita al museo, Tomalino entrerà nei dettagli.

Per gli appassionati sarà più avanti disponibile la monografia “Lavoisier”, edita dal M.A.G.M.A.X e contenente i materiali della mostra con approfondimenti. L’accesso al micro museo (racchiuso in una stanza della Torre Quartero), e quindi alla mostra temporanea, è possibile telefonando al 328.1698691 o scrivendo a astimagmax@gmail.com o prenotandosi direttamente sul sito www.astimagmax.it

Nella foto: Massimo Tomalino e la carta firmata da Lavoisier nel 1791.

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