Per quindici giorni aveva incaricato un collega di sostituirlo, poi, scaduto il periodo, nè aveva prorogato l’incarico, nè si era presentato, lasciando senza assistenza i suoi circa 1800 mutuati dell’ambulatorio di Santena.
In un primo tempo si è pensato anche ad una fuga improvvisa, visto che il medico era molto stimato e nessuno immaginava cosa fosse successo realmente poi, quando l’Asl To5 è stata invasa da telefonate, mail e proteste di persona dei pazienti senza copertura, una breve ricerca ha consentito di capire cosa fosse successo.
Il dottor Raffaele Bosco, 64 anni, era in carcere a Fossano dove si era costituito volontariamente per scontare una pena di 2 anni e 3 mesi per un cumulo di reati finanziari. Le ultime condanne risalgono al 2014 e furono inflitte dal tribunale di Asti.
Il dottor Bosco, infatti, è nato ad Asti e nella nostra città era iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri. Aveva lavorato a lungo all’ospedale di Asti e aveva anche aperto uno studio a Costigliole anche se ora abitava a Pino Torinese.
La pena definitiva che supera di 3 mesi la soglia della condizionale è il frutto di più processi, sempre per questioni legate alla gestione contabile, nessuno legato alla sua professione medica.