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Moncalvo, fallimento Gavello: la minoranza chiede l’immediata convocazione del Consiglio comunale aperto

«Dopo quasi un anno di commissariamento, non si è riusciti a fare nulla di concreto per salvare la struttura, i suoi dipendenti e i suoi ospiti», dicono i consiglieri Alessio, Musumeci, Sandiano e Zonca

La notizia della messa in liquidazione della casa di riposo ha suscitato la reazione dei gruppi di minoranza consiliare  di Moncalvo, che hanno inviato una richiesta di immediata convocazione di un Consiglio comunale aperto per dare ai cittadini le risposte alle tante domande nate dalla triste fine della Fondazione Gavello.

«Dopo quasi un anno di commissariamento, non si è riusciti a fare nulla di concreto per salvare la struttura, i suoi dipendenti e i suoi ospiti – commentano i consiglieri Alessio, Musumeci, Sandiano e Zonca – Abbiamo ancora ben fresche nella memoria le rassicurazioni di sindaco e vice sulla continuità del servizio: “il Gavello non chiude e non chiuderà” oppure “La nomina del commissario è una pietra miliare del processo di salvezza della struttura” oppure ancora “Il commissario individuato ha il giusto profilo per traghettare la struttura verso una nuova era”. Invece, nel più totale silenzio, si è consumata questa catastrofe, nella più totale solitudine la casa di riposo è stata abbandonata a se stessa, nascondendosi dietro la comoda giustificazione che ora, essendo fondazione privata, non è responsabilità istituzionale. Come dire che è il mercato che decide chi sopravvive e chi no. Ma qui in ballo ci sono le vite di 30 ospiti e delle famiglie che trovavano in questa realtà una importante fonte di reddito. Attendiamo dal sindaco e dall’amministrazione che sulla vicenda sia fatta assoluta chiarezza».

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