Ieri si è svolto l’incontro tra le rappresentanze sindacali del comparto sanità e i rappresentanti dell’Assessorato alla Sanità, con al centro la discussione sul futuro dei 5700 lavoratori della sanità che hanno un contratto a tempo determinato e che in gran parte sono in scadenza. Dalla riunione è scaturita una bozza di intesa nella quale la Regione ha riconosciuto la necessità di prolungare i contratti a tempo determinato almeno fino alla fine del 2022, puntando però ad un obiettivo di stabilizzazione che deve essere il punto d’arrivo necessario e indifferibile con il bando assunzioni in programma nel 2022.
Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, da mesi sottolinea la necessità improrogabile di prolungare tutti i contratti in scadenza, ma anche e soprattutto la necessità di procedere con le assunzioni e le stabilizzazioni del personale che in questi mesi ha acquisito professionalità ed esperienza nei reparti, diventando un patrimonio a cui non è pensabile rinunciare. Fermo restando l’opportunità di inserire nella sanità pubblica anche i neolaureati infermieri e delle altre professioni sanitarie, che concluderanno il percorso di studi a fine novembre, grazie al bando Dirmei.
Per questo, riconoscendo i passi avanti fatti con l’incontro di ieri e con la bozza d’intesa di cui si è discusso, il Nursing Up sottolinea e ribadisce che la Regione deve al più presto concretizzare, con una direttiva chiara, vincolante e non derogabile per le Aziende, il prolungamento di tutti i contratti in scadenza almeno fino alla fine del 2022. Iniziando, nel contempo, sin da ora ad approntare il bando assunzioni per il 2022 che possa creare graduatorie adeguate per ogni azienda sanitaria del Piemonte.
Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, aggiunge: “Chiaramente l’incontro con l’assessorato ha permesso di mettere sul tavolo le reali necessità degli infermieri e delle altre professioni sanitarie del sistema sanitario della nostra regione. Ora però è necessario passare dalle intenzioni ai fatti concreti. La bozza d’intesa contiene, infatti, semplicemente un ‘invito’ affinché le aziende prolunghino i contratti in scadenza fino alla fine del 2022. Noi ribadiamo che è necessario, invece, che la Regione, con una precisa presa di posizione, anche politica, cristallizzi e renda concreta questa volontà con una direttiva chiara, vincolante e non derogabile per tutte le aziende sanitarie affinché esse procedano al prolungamento dei contratti fino alla fine del 2022. Ciò deve essere fatto immediatamente, trasformando le intenzioni e la bozza d’intesa di ieri, in un atto concreto già entro la prossima settimana. Solo a questo modo si potrebbe dare una prima seria risposta all’instabilità e alla grande necessità di infermieri, di professioni sanitarie e di personale di supporto, che si creerebbe con la perdita di tutti i contratti a tempo determinato in scadenza. In attesa del concorso assunzioni previsto nel 2022, questa è l‘unica strada per scongiurare situazioni di estrema emergenza nelle strutture sanitarie, che potrebbero portare anche ad avere pesanti ripercussioni sull’erogazione dei servizi”.