Un consiglio comunale completamente dedicato alla situazione economico finanziaria della casa di riposo “Venanzio Santanera”. Il sindaco Anna Macchia non ha voluto perdere tempo e, ad appena due mesi da quando è venuta a sapere della sofferenza dei conti, ha convocato contabili e amministratori della struttura per informare i consiglieri e la cittadinanza tutta. Sono stati invitati a partecipare al consiglio che si terrà venerdì prossimo 3 dicembre, alle ore 17, in sala consigliare la presidente Silvana Bertolotti, il commercialista e revisore contabile Alberto Binello (ha redatto la relazione sui conti della “Santanera”) e l’ex presidente della struttura Carlo Binello.
Il Comune, guidato dal sindaco Anna Macchia, vuole però vederci chiaro sulla delicata situazione economico-finanziaria della “Santanera”. Un preoccupante risultato in passivo che è emerso dalla verifica contabile disposta dall’attuale presidente Silvana Bertolotti, in carica solamente da otto mesi, e che sarà comunicato snocciolando tutti i numeri. «La consulenza ha interessato le gestioni relative al triennio 2018-20: tre esercizi nei quali le perdite sono andate sensibilmente aumentando, ponendo ora seri interrogativi sul futuro della residenza», fa sapere il primo cittadino. La Fondazione è un ente di diritto privato, quindi totalmente autonomo, ma con quattro componenti del consiglio d’amministrazioni indicati proprio dal Municipio (il quinto è membro di diritto come parente più prossimo al fondatore).
«Sono venuta a conoscenza della situazione della Fondazione dalla presidentessa, che in questi mesi non si è risparmiata nella propria opera prestata gratuitamente – spiega Macchia – Una volta acquisiti i risultati ho ritenuto di accettare la proposta di prendere tempo per cercare eventuali soluzioni capaci di delineare un percorso di uscita dai conti in rosso. Sono trascorsi due mesi, periodo che ritengo sufficiente per giungere ad un primo aggiornamento. Renderò note le perdite a bilancio nel consiglio comunale».
Intanto il sindaco Macchia ha già avuto un incontro di approfondimento per analizzare le problematiche che hanno portato alla sofferenza economica della Rsa. «Una realtà a cui teniamo molto, importante per Villafranca ma anche per i centri vicini», spiega Macchia.
La “Santanera” è dotata di 40 posti letto (30 riservate a persone autonome, 10 per non autosufficienti convenzionabili con l’Asl di Asti). Attualmente, complice la pandemia, i letti occupati sono 32. La metà degli anziani sono residenti a Villafranca e i restanti provenienti dai vicini centri della Valtriversa. Una residenza molto apprezzata e per la quale la locale comunità si è spesa molto. I lavoratori sono circa una ventina di cui una in carico alla Fondazione e gli altri alla cooperativa Kcf. Tante sono le iniziative sociali di collaborazione come con la locale sezione dei Lions Club e della Croce Rossa.