Organizzata dal Magmax insieme al Polo Universitario Rita Levi Montalcini, Politecnico di Torino e TTPU (il campus universitario uzbeko alla cui nascita, nel 2009, ha concorso l’ateneo piemontese), la conferenza ha potuto contare su relatori qualificati. Partendo dalle atmosfere fortemente evocative dei viaggi lungo la Via della Seta (Marco Polo insegna), gli esperti hanno offerto un dettagliato resoconto sull’evoluzione scientifica e tecnologica di due materiali che nell’antichità, lungo quegli 8 mila km di strade terrestri, fluviali e marittime, si sono fatti conoscere con percorsi contrari: il vetro da Occidente a Oriente, la porcellana all’inverso.
Finendo per ottenere, grazie alla conoscenza e all’innovazione tecnologica, creazioni come la vetroceramica che sta da tempo contribuendo a migliorare le prestazioni in medicina, ma anche in settori come i trasporti, l’edilizia, le comunicazioni. E intanto nella storia contemporanea della Via della Seta, da 12 anni, è entrato il comune operare tra il Politecnico di Torino e il campus di Tashkent: 1500 finora gli studenti formati in Uzbekistan, dove lavorano anche imprese italiane.
Connotato da diverse domande dal pubblico, l’incontro ha segnato, come ha evidenziato nell’aprire i lavori Mario Sacco, presidente di Uni-Astiss, il primo momento di collaborazione tra l’Università e il Magmax (Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte Mineraria, Cristallografia) e confermato la cooperazione già in corso tra l’ateneo astigiano e il Politecnico di Torino, rappresentato al convegno dal rettore Guido Saracco.
Il suo intervento sarà presto pubblicato negli atti della conferenza insieme a quello degli altri sei relatori: Antonella Alotto e Andrea De Marchi (ideatori del progetto Beltepà che sulla Via della Seta ha fatto incontrare il design italiano e l’artigianalità dell’Uzbekistan), Francesco Scalfari, direttore di Uni-Astiss, Massimo Umberto Tomalino, ideatore e anima del Magmax, Dilshat Tulyaganov, direttore del Dipartimento di Scienze del TTPU, e Francesco Baino, docente al Politecnico di Torino.