Alla vigilia della pronuncia dell’UNESCO in riferimento alla candidatura della cerca e cavatura del tartufo a patrimonio immateriale dell’umanità si è tenuta una cena presso l’Ambasciata Italiana a Mosca, organizzata dalla Città di Alba e dall’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Mosca, l’Enit e la Regione Piemonte.
L’iniziativa ha coinvolto un’ottantina di illustri personalità moscovite, interessate alle eccellenze gastronomiche e enologiche di Langhe Monferrato e Roero che sono state accolte dal saluto dell’Ambasciatore d’Italia a Mosca Giorgio Starace. Il momento è stato preceduto da un educational introdotto dall’Assessore al Turismo della Città di Alba Emanuele Bolla e curato del direttore dell’Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero Mauro Carbone. Il momento di approfondimento rivolto alla stampa russa è stato il valore culturale del gusto, dell’enogastronomia e del Tartufo Bianco d’Alba, a cui è legata l’importanza culturale della pratica della cerca da parte dei trifolao.
L’Assessore al Turismo e Città Creative Unesco Comune di Alba Emanuele Bolla commenta: «Alba Città Creativa UNESCO e l’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero hanno promosso un grande evento presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca grazie alla gentile ospitalità dell’Ambasciatore Giorgio Starace, che ringraziamo per l’accoglienza calorosa. La comunità di Mosca ha molto apprezzato la nostra gastronomia e la cultura che trasforma la nostra cucina in una motivazione di viaggio. Questo grande lavoro di promozione dell’Italia e del nostro territorio all’estero ci prepara al meglio a una ripresa del turismo russo in Italia e l’interesse riscontrato verso la nostra meta turistica è stato molto elevato e questo ci fa ben sperare per il futuro. Ringrazio inoltre l’Enoteca di Grinzane Cavour che, grazie al grande lavoro legato all’Asta Mondiale del Tartufo, ha creato rapporti di valore a Mosca e grazie a queste connessioni siamo riusciti ad organizzare un grande evento.»
Nell’immagine, la delegazione albese all’ambasciata italiana di Mosca.