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Tebenghi
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Uniti dalle meridiane

Dai consiglieri di minoranza del Comune di Brusasco, paese in cui viveva Mario Tebenghi, la proposta di una forma di gemellaggio con Montiglio
I tre consiglieri di minoranza del Comune di Brusasco Anna Marolo, Carlo Giacometo e Daniele Testore hanno presentato un ordine del giorno che punta a valorizzare Brusasco come “paese delle meridiane”, proponendo, oltre alla creazione di manufatti raffiguranti orologi solari nelle due rotonde, una sorta di gemellaggio con Montiglio, Comune con il quale condivide la figura straordinaria di Mario Tebenghi, gnomonista di fama nazionale scomparso due anni fa.

Proprio a Brusasco, paese nel quale viveva, per iniziativa del figlio Danilo è stato istituito il “museo del tempo”, che ospita disegni preparatori di orologi solari, fotografie, attrezzi da lavoro e reperti vari legati all’artista. A Montiglio, che gli diede i natali l’11 luglio 1922, è stata recentemente realizzata per iniziativa dell’amministrazione comunale, la meridiana delle stagioni dei tartufi. Il paese vanta 57 meridiane e 3 rose dei venti firmate da Tebenghi, diventate il simbolo del borgo monferrino ed è stato creato un percorso per ammirarle.

Fin da giovane Tebenghi iniziò a interessarsi agli orologi solari, grazie al sacrestano della parrocchia di Montiglio. Versato al disegno, lavorò prima allo studio di grafica Testa e quindi al Centro storico Fiat. A fine anni Sessanta riprese l’interesse per i quadranti solari, realizzandone nella sua lunga vita ben 528 (tutti accuratamente catalogati dal figlio Danilo), alcuni dei quali non più esistenti. La maggior parte sono nell’Astigiano e in provincia di Torino (soprattutto nel basso Canavese), ma l’artista montigliese ha realizzato sporadicamente opere anche in altre regioni (Lombardia, Toscana, Veneto, Liguria, Valle d’Aosta) e perfino una rosa dei venti in Francia. Tebenghi ha lavorato prevalentemente su edifici privati, mentre i tanti restauri che ha curato riguardano soprattutto orologi solari che si trovano su chiese ed edifici pubblici.

Il tipico orologio solare di Tebenghi indica l’ora vera del fuso e il mezzogiorno locale (a volte anche l’ora estiva), riporta la linea equinoziale, talora la curva dell’equazione del tempo in forma cartesiana, quasi sempre un motto (in latino, italiano o dialetto piemontese) e talora una fraseologia accessoria voluta dal committente. Una caratteristiche che consente di riconoscere la produzione più recente dell’artista montigliese è il sole rappresentato umanizzato con un faccione sorridente.

Anche l’associazione Il Trabucco, che alcuni anni fa aveva pubblicato un opuscolo sugli orologi solari montigliesi, sta lavorando al progetto di un “Percorso delle meridiane”, esteso all’intero territorio astigiano, che potrebbe concludersi a Montiglio con un laboratorio dove venga spiegato l’iter della costruzione di una meridiana e una successiva visita al museo di Brusasco.

Foto: Mario Tebenghi era originario di Montiglio, paese in cui ha realizzato 57 meridiane e 3 rose dei venti.

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