Cerca
Close this search box.
269607777_2838727453102343_8402471143228570156_n
Attualità
Libri

Asti, il vero capitano Salvo Puglisi diventa un personaggio alla Montalbano

Presentato il romanzo di Domenico Liguori edito da Team Service alla presenza di uno dei carabinieri più popolari di Asti. Il ricavato in beneficenza al Centro Antiviolenza L’Orecchio di Venere

Chissà se, in fondo, è un desiderio reale quello di trovarsi per caso sul luogo di un delitto e, anche se in pensione, il capitano Salvatore “Salvo” Puglisi vorrebbe essere nominato comunque consulente della Procura per risolvere il giallo?
Quello a cui facciamo riferimento è un passaggio di uno dei sei racconti, “Lo strano caso della gattara” presenti nel libro di Domenico Liguori dedicato al vero capitano Salvatore Puglisi, edito da Team Service.
In libreria da qualche giorno, può diventare una significativa strenna di Natale perchè, oltre al piacere di una lettura scorrevole e coinvolgente perchè ambientata nella città di Asti e nella sua provincia, ha anche uno scopo benefico importante: tutto il ricavato sarà devoluto al Centro Antiviolenza L’Orecchio di Venere.
La presentazione del libro, ideato, realizzato e stampato in soli due mesi, avvenuta nei locali della sede Team Service, è stata l’occasione per tributare al capitano dei carabinieri in pensione Salvatore Puglisi l’onore che si è meritato in tanti anni di servizio ad Asti.
Lui, che ha lasciato la Sicilia e un lavoro da imprenditore ben avviato per entrare nell’Arma dei Carabinieri, ad Asti ha trovato una seconda patria.
Un carabiniere che, pur con il meritato grado di capitano, per tutti rimane il “maresciallo Puglisi” a sottolineare una figura che riunisce competenza, dovere e professionalità ad un’umanità che ha pochi confronti.
Gli ultimi due anni di carriera li ha svolti a Casale e da circa un anno è in pensione ma nessuno di quelli che lo hanno conosciuto si sono dimenticati di lui.
A partire dalle parole cariche di commozione del conduttore della presentazione, il giornalista Franco Binello a nome di tutti i cronisti che hanno avuto il piacere di lavorare con Puglisi. Uomo che ha anche la rara dote del senso della misura, del sapere esattamente cosa si può dire e cosa no.
In sala, fra gli altri, l’assessore comunale Renato Berzano e i sostituti procuratore Laura Deodato e Donatella Masia che molte indagini hanno coordinato con Puglisi. Una su tutte quella sulla morte di Elena Ceste.
Ma sono il sorriso costante, la simpatia e il rispetto con il quale Puglisi si è sempre rivolto a tutti che gli hanno fatto meritare un posto speciale nel ricordo di chi ha avuto a che fare con lui.
E la decisione sua e dell’editore Alberto Viarengo di devolvere tutto il ricavato al Centro Antiviolenza è solo l’ennesima dimostrazione della sua umanità.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale