Progetto alternativo
Tramontato definitivamente il progetto dell’Agrivillage, sulla vasta superficie industriale che era stata acquisita dalla società che lo voleva realizzare dovrebbe nascere una sorta di “cittadella dello sport”.
Si chiama Sport Hub, infatti, l’idea presentata dagli stessi progettisti di Agrivillage per conto della stessa committenza, per l’utilizzo dell’area di circa 120 mila metri quadri che si trovano fra la strada provinciale per Chivasso e la strada di Località Viatosto all’imbocco della Valrilate, subito fuori il centro abitato di Asti di fronte al deposito dei mezzi Asp e in continuità alle fabbriche già operanti.
Un progetto importante ed ambizioso che prevede sia una vasta area coperta che una scoperta, ognuna destinata ad accogliere impianti per lo sport, per l’attività fisica, il benessere e lo svago.
Dettagli esecutivi non ce ne sono ancora di disponibili ma il senso generale della nuova opera sì.
Struttura alta 30 metri per sport indoor
La superficie coperta sarà di circa 16 mila metri quadrati ospitati in una struttura alta una trentina di metri che, al suo interno, sarà organizzata con un “vuoto” al centro sul quale si affacciano i vari piani divisi per tipo di attività sportiva.
Questo grande “hub” ospiterà, fra le altre cose, una parete attrezzata per l’arrampicata, una per il volo in caduta libera, l’impianto di sci indoor, un’area per la pratica della speleologia per citare gli sport più insoliti da vedere in una palestra al chiuso. E poi una serie di altre palestre dedicate a varie attività sportive più tradizionali, numerose aree per il fitness oltre a pro-shop per gli acquisti e ad aree di ristorazione per i frequentatori del nuovo centro polifunzionale.
Anche il ciclocross nella parte scoperta
Molto interessante anche l’area scoperta che conterà su due zone distinte: la prima, che sarà fruibile a tutti, è rappresentata da un parco dove sarà possibile fare jogging ed esercizi fisici seguendo un cosiddetto “percorso vita” allestito lungo vialetti e prati, mentre la seconda zona ospiterà un campo da calcio, alcune piattaforme per giocare a basket e pallavolo e, come “chicca”, una pista da ciclocross. A fare da “snodo” fra l’area coperta e quelle scoperte, sarà realizzato un parcheggio interno.
Valutazione urbanistica in atto
Attualmente Sport Hub è stato messo su carta in forma preliminare per una prima valutazione urbanistica presso il Comune di Asti ed è in atto la discussione proprio di questo aspetto dopo un cosiddetto “accordo procedimentale” stretto fra i progettisti e l’amministrazione. Una sorta di protocollo di intesa fra pubblico e privato che non rappresenta un impegno da parte del Comune (che deve ancora fare tutte le sue valutazioni per l’iter autorizzativo vero e proprio) ma una dichiarazione di intenti a lavorare su un percorso urbanistico che scandagli tutte le possibilità e le eventuali criticità.
Attualmente l’area, pur essendo coltivata, è già vincolata ad una destinazione industriale che ricomprende anche una destinazione per impianti sportivi e del tempo libero, quindi non ci dovrebbero essere problemi sotto questo profilo urbanistico.
Al vaglio attuale vi sono invece due modifiche che necessiteranno.
Una, di tipo più autorizzativo, riguarda il consenso a costruire una struttura chiusa dall’altezza di 30 metri circa (oggi il limite è di 20 metri). L’altra invece riguarda l’aspetto della viabilità. Vista la previsione di afflusso dei fruitori dello Sport Hub, sarà necessario ampliare la strada di località Viatosto e realizzare una rotonda per l’ingresso al grande centro sportivo polivalente.
Un progetto che ha convinto il Sindaco
«Avevo promesso una risposta nel più breve tempo possibile agli imprenditori che avevano “scommesso” sull’Agrivillage e ho mantenuto la parola. L’amministrazione crede molto in questo progetto, lo Sporthub che, a fronte di un modo di praticare sport del tutto nuovo, siamo sicuri sarà in grado di diventare un nuovo punto di ritrovo cittadino e un’attività in grado di creare nuovi posti di lavoro».
Questo il primo commento del sindaco Maurizio Rasero sul progetto in fase di valutazione preliminare negli uffici dell’Urbanistica.
Il sindaco ricostruisce anche il percorso di questa idea.
«Poco dopo la mia elezione, un anno fa, ho incontrato i progettisti dell’Agrivillage che mi hanno chiesto una decisione definitiva dopo dieci anni di “tira e molla”.
Ho sentito le associazioni di categoria, abbiamo fatto il consiglio comunale aperto e la risposta della città è stata chiara: no a quel progetto.
Ma, comprendendo l’imponenza dell’investimento e nell’ottica di dotare Asti di attività di richiamo ma di qualità, ho chiesto loro di presentare idee alternative ad Agrivillage, sempre su quei terreni.
E così è nato Sporthub, con tanto di dati alla mano su flussi e attrattività e comparazione con impianti simili già attivi in altre parti di Italia».
Un progetto che ha convinto sindaco e amministrazione.
Si pensava di spostare lì anche il Palazzetto
Tanto da fare importanti riflessioni sull’ipotesi di far nascere in Val Rilate una cittadella dello sport vera e propria con la realizzazione dell’atteso nuovo Palazzetto dello Sport.
«Purtroppo questa strada non è praticabile perché i finanziamenti per l’opera stanno per scadere e non siamo in tempo a ripartire da zero con la progettazione – spiega Rasero – ma l’idea di affiancare allo Sporthub altri impianti sportivi cittadini è ancora valida, anche se sarà successiva alla realizzazione del progetto privato».
Una risposta
Fare un mostro alto 30 metri per motivi così futili ? Già 20 metri sono troppi. Mi chiedo da dove vengano i capitali per iniziative così rischiose dal punto di vista del ritorno economico e così faraoniche che danno l’impressione che l’importante sia spendere i soldi. Forse dovrebbe chiederselo anche la Magistratura e il consiglio comunale.