E’ una delle associazioni più radicate e conosciute, non foss’altro per l’attività che svolge. E’ la Croce Rossa Italiana, Comitato di Canelli, che ha sede in via dei Prati. Nata nel 1969, seppur documenti parlino di un gruppo esistente già a inizio ‘900 e molto attivo durante le due guerre mondiali, è una onlus composita che, nello scorrere degli anni, si è modellata con il mutare della società.
Da assistenza e trasporto malati la Cri canellese, oggi, guarda al sociale e alle nuove esigenze che si sono manifestate. Soprattutto da due anni a questa parte, da quando la pandemia corre veloce obbligando a modifiche di attività in corso d’opera.
“Il 2021 è stato un anno pesantemente segnato anche per le nostre attività dal Covid 19 – spiega Giorgio Sardi, presidente della onlus -. La pandemia ha determinato un cambiamento sostanziale nelle tipologie e nella quantità di attività e servizi in favore della popolazione. Nel calcolo specifico che riguarda i servizi si evince che la riduzione delle attività ordinarie elargite dai presidi ospedalieri ha determinato una diminuzione dei trasporti ordinari per l’ASL. Si è verificato, invece, un incremento dei servizi di emergenza sanitaria. Si sono poi inseriti – prosegue il presidente – i servizi socio assistenziali legati al Covid effettuati per i cittadini”. Rallentamento dovuto dalla pandemia che ha messo in soffitta un po’ tutto. Anche la festa di compleanno dei 50 anni.
“Va a finire che faremo un evento 50 + 2 – scherza Giorgio Salvi -. Vorremo fare qualcosa di un po’ di diverso, ma vedremo come andranno le cose. Per intanto abbiamo avviato il corso per volontari, dai 16 anni in su>. Forte l’impegno anche nel sociale. <Abbiamo aumentato la nostra attività verso la collettività: la povertà si fa sentire. I due martedì al mese dedicati alla distribuzione sono sempre pieni”. Poi c’è l’ambulatorio delle Crocerossine <aperto tutti i giorni. Inoltre siamo disponibili per i servizi, dal portare la spesa a casa ai medicinali da ritirare in farmacia>.