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Economia
Cocconato

Tre offerte vincolanti per l’acquisto della Conbipel

Venerdì scorso è terminata l’asta competitiva. Oggi l’incontro dei sindacati col Commissario straordinario Luca Jeantet

Sono tre le offerte vincolanti per l’acquisto della Conbipel, lo storico marchio della moda con sede a Cocconato che si trova da un anno in amministrazione straordinaria. Un risultato importante nell’avanzamento della vendita dell’azienda, dal 2007 di proprietà del fondo americano Oaktree Capital Management, che nel 2019 è stato acquisito dal fondo canadese Brookfield Asset Management.
E’ emerso venerdì sera, dopo il termine dell’asta competitiva per la vendita avviata lo scorso 7 dicembre.
«I lavoratori – spiega Francesco Di Martino, segretario generale provinciale Uiltucs Uil – hanno ricevuto una comunicazione dall’azienda in cui si diceva che il Commissario straordinario Luca Jeantet aveva ricevuto tre offerte vincolanti volte ad acquisire l’azienda».

L’incontro on line

Un argomento al centro dell’incontro on line a livello nazionale, già programmato per oggi (martedì), cui parteciperanno il Commissario e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, oltre ai segretari generali provinciali di Uiltucs Uil e Filcams Cgil, le due sigle rappresentate nella sede di Cocconato.
«In occasione dell’incontro – anticipa Di Martino – cercheremo di avere maggiori dettagli sulle tre offerte. I risultati di questa asta certamente ci confortano, ma sarà fondamentale vedere in cosa sfoceranno. Ancora una volta, infatti, ribadiremo la necessità fondamentale che il passaggio di proprietà sia esteso all’intero perimetro aziendale, comprendendo quindi la sede e il magazzino di Cocconato, oltre che la rete di vendita».
Come hanno scritto i vertici aziendali in una nota ai dipendenti, chiusa l’asta di vendita il Commissario e i suoi consulenti dovranno valutare ciascuna offerta prima di sottoporne una (o più di una) all’approvazione dell’apposito Comitato di sorveglianza e del Ministero dello Sviluppo economico. Una volta ricevuta l’approvazione, gli investitori presenteranno offerta e piano industriale alle rappresentanze sindacali, che godranno di un periodo di consulenza della durata di 25 giorni. Al termine di questo processo, l’operazione di vendita si concluderà con l’effettivo trasferimento della Conbipel al nuovo proprietario.
«In base all’iter previsto – aggiunge Mario Galati, segretario generale provinciale Filcams Cgil – penso che la vendita si potrà concretizzare tra fine marzo e inizio aprile. Per quanto riguarda l’esito dell’asta, comunque, per ora preferisco non sbilanciarmi. Certamente rappresenta un fatto positivo, ma non una garanzia. L’incontro di domani servirà infatti a capire se le offerte rispondono alle garanzie che noi sindacati avanziamo da tempo. Ovvero, il fatto che comprendano l’intero perimetro aziendale e garantiscano il mantenimento dell’occupazione (la Conbipel conta 1600 lavoratori in Italia e 300 nell’Astigiano, tra la sede di Cocconato e i punti di vendita di Asti e Robella ndr)».

La situazione

Ma come è nata questa situazione? Per capirlo bisogna fare un salto indietro al marzo 2020. Quando, cioè, l’azienda ha depositato una richiesta di concordato preventivo “in bianco” al Tribunale di Asti, secondo quanto previsto dalla Legge fallimentare.
L’istanza è stata poi comunicata dall’amministratore delegato Jeff Fardel tramite un comunicato, in cui parlava dell’impegno «a preparare ed implementare un piano di risanamento».
Parallelamente è cominciata la ricerca di un nuovo acquirente, sfiorata nel settembre 2020 ma non concretizzatasi. Poi, due mesi dopo, il Tribunale di Torino ha dichiarato lo stato di insolvenza. Da qui la nomina di un commissario da parte del Ministero dello Sviluppo economico, nella persona appunto di Luca Jeantet, dopodiché, dal 28 gennaio 2021, si sono appunto aperte ufficialmente le porte dell’amministrazione straordinaria.

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