Lutto nel mondo della pallacanestro astigiana, che porge l’ultimo saluto a Enrico Giannini, scomparso venerdì scorso all’ospedale di Nizza Monferrato dopo una lunga malattia.
Enrico, che lascia la moglie Adriana e il figlio Andrea, è stato uno dei protagonisti del basket locale tra gli anni ‘60 e ‘70.
Nato il 9 ottobre del 1942 a Orciano Pisano, tipografo e poi dipendente della Cassa di Risparmio di Asti, come cestista si è distinto nel ruolo di ala alta con ottime doti fisiche e una buona efficacia offensiva, tanto talentuoso sul parquet quanto gioviale fuori dal campo.
Giannini fu tra i protagonisti della formazione dell’Astense che nella stagione 1963-64 conquistò la promozione in Serie B. Fu poi tra i titolari della prima squadra targata Saclà che – dopo la fusione tra Libertas e Astense del 1966 – prese parte al campionato di Serie C 1966-67 e iniziò l’avventura che portò la società ai massimi livelli.
Considerato da coach Lajos Tòth una delle migliori promesse astigiane, negli anni successivi all’esperienza Saclà tornò a vestire la divisa dell’Astense e dell’Aba.
Il rito funebre si svolgerà alle 15 di oggi, martedì, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Duomo di Asti.