Diventa sempre più concreto il nuovo polo scolastico di Villanova d’Asti con la presentazione del progetto di fattibilità per l’accorpamento di tutte le scuole in un unico edificio. Affidato ad un consorzio temporaneo di professionisti composto da “Settanta7 Studio Associato” e da “Ansaldi Studio Associato”, il progetto finale è stato approvato dalla giunta comunale giovedì 20 gennaio, in tempo per presentare la domanda al prossimo bando della Regione Piemonte relativo alla programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica 2021-2023.
«L’idea della creazione di un polo scolastico è partita dall’esigenza di avere una scuola al passo con i tempi – spiega il sindaco Christian Giordano – più efficiente, più funzionale e che possa permettere agli insegnanti ed agli studenti di sfruttare al meglio le nuove dinamiche di insegnamento, oltre a risolvere la questione della viabilità, prevedendo una itinerario ad hoc che porti direttamente al nuovo edificio scolastico così da evitare la commistione tra il traffico ordinario e quello diretto verso la scuola».
Delle vecchie strutture attualmente in uso non rimarrà traccia. Verranno demolite. Solo la palestra della scuola primaria potrebbe essere riutilizzata per altri fini ancora da definire.
«La scuola elementare verrà demolita e poi inglobata all’edificio che attualmente ospita la scuola media – aggiunge il sindaco – l’intervento prevede la demolizione delle attuali scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, con conseguente ricostruzione dell’unico polo scolastico».
La stima dell’investimento in fase di fattibilità tecnico-economica è stata quantificata in 8,5 milioni di euro e in un costo complessivo di 11 milioni di euro, comprensivo di somme a disposizione dell’ente appaltante.
I lavori dovrebbero durare poco meno di due anni. «Secondo le previsioni circa 650 giorni – puntualizza Giordano – Durante i lavori si renderà necessario trovare una nuova collocazione per gli studenti delle scuole elementari e medie. Ipotizziamo il dislocamento temporaneo di entrambi i plessi ma si potrebbe anche lasciare almeno per un po’ gli studenti della secondaria di primo grado nell’attuale istituto».
Il progetto è già pronto. Manca solo la pubblicazione del bando regionale per la richiesta dei fondi.