Mentre l’ex ospedale, ancora inutilizzato dopo numerosi tentativi di vendita all’asta, fa discutere il candidato a sindaco del centrosinistra Crivelli e il sindaco Rasero, ci sono altri immobili fatiscenti e da tempo inutilizzati che stanno iniziando il percorso di riconversione. Nell’ex caserma “Colli di Felizzano”, oggi in parte occupata dal Polo Universitario di Astiss, sono presenti immobili abbandonati che l’amministrazione Rasero ha deciso, in quanto di proprietà del Comune, di concedere all’università sempre alla ricerca di nuovi spazi per allargarsi.
In Consiglio comunale è stata approvata (con i voti della maggioranza e il voto astenuto della minoranza) la pratica che aumenta il numero degli edifici recuperati a uso universitario. Con la delibera sono stati concessi all’università l’ex Palazzina Ufficiali e l’ex palestra (il Palafreezer) posta all’interno del complesso prospiciente piazzale de Andrè, l’ex Palazzina di servizio a ridosso dell’ingresso su via Bocca, l’ex magazzino mensa adiacente l’ingresso carraio della Guardia di Finanza e l’ex deposito a fianco dell’ingresso al parcheggio su Via Arò. Si tratta di immobili, in alcuni casi in pessime condizioni, che devono essere ristrutturati, al fine di svolgervi la funzione di istruzione universitaria e attività collegate e che il concessionario si impegna non solo a ristrutturare, ma anche a valorizzare.
In passato il Comune aveva dapprima avviato il lavori di ristrutturazione delle ex Scuderie e dei magazzini, adibiti ad aule universitarie, dando i locali in concessione ad Astiss, società nella quale partecipa con una quota del 12,68%. Nel 2017, per far fronte alle nuove attività del Polo universitario, gli aveva concesso anche i laboratori e la palestra di via Arò.
«Appare evidente, quindi, che prosegue il percorso di recupero di immobili in disuso avviato da questa amministrazione – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra – Gli immobili della ex Caserma “Colli di Felizzano” sono stati ceduti dal Demanio dello Stato con il vincolo della destinazione d’uso degli stessi a sede universitaria. Nel corso di questi anni, si è cercato di proporre al Demanio di modificare la destinazione di questi immobili, in particolar modo, quella della Palazzina comando, ma la normativa vigente non lo ha permesso. Pertanto, grazie alle esigenze di ampliamento di Astiss, si sta procedendo a poco a poco con il recupero di tutti gli immobili. Voglio ricordare, inoltre, che anche per la Palazzina comando che si affaccia sul corso Alfieri è stata presentata una scheda per quanto riguarda il PNRR che prevede un intervento di recupero superiore ai 5 milioni di euro, nella speranza che possa trovare una fonte di finanziamento».