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Parte la Douja d'or: dieci giornidedicati ai re del vino
Attualità
Intervento decisivo

Coldiretti, vino: il Parlamento UE salva diecimila anni di storia

Respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta

Il Parlamento Europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino le cui prime tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a.c.

E’ stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea, come richiesto da Coldiretti insieme al consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia,  nella lettera scritta al commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, al commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, al ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, agli europarlamentari italiani e ai leader dei principali partiti politici.

“Il giusto impegno dell’Unione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi – sottolinea Marco Reggio presidente Coldiretti Asti – in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate”.

“L’equilibrio nutrizionale – precisa Diego Furia direttore Coldiretti Asti – va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di vino ai pasti”.

“L’Italia è il primo produttore ed esportatore mondiale di vino con le bottiglie Made in Italy. – concludono Reggio e Furia – Il consumo pro capite in Italia si attesta sui 33 litri all’anno con una sempre maggiore attenzione alla qualità, alla storia del vino, ai legami con i territori che spingono italiani e stranieri anche alla scoperta di cantine e aziende”.

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