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Nessun passo avanti

Nessuna nomina per la Casa di riposo di Villafranca, si guarda al commissario

Il Consiglio Comunale non ha ritenuto idonee quattro delle cinque candidature pervenute
Nessuna nomina per le cinque candidate al Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa di riposo “Venanzio Santanera” (foto): lo ha deciso ieri sera, all’unanimità, il Consiglio Comunale di Villafranca convenendo che per quattro di loro non esistono le condizioni di competenza ed esperienza necessarie per affrontare e risolvere la difficile situazione economica in cui si dibatte la struttura privata (185 mila euro di disavanzo).
I posti da ricoprire, dopo le dimissioni di Silvana Bertolotti, Eugenio Demaria e Elena Maggio, erano tre e altrettante le nomine su cui ieri sera era necessario procedere per tornare a rendere pienamente operativo il Consiglio rimasto con due membri (Alfredo Castaldo e Guido Malabaila). Il sindaco Anna Macchia trasmetterà una comunicazione alla Regione e poi predisporrà gli atti per diffondere l’avviso pubblico per la ricerca di un commissario amministrativo, nelle cui mani passeranno le funzioni del Cda: “Commissario amministrativo non vuol dire liquidatore, gli ospiti della casa di riposo e le loro famiglie stiano tranquilli, nessuno sarà mandato via” ha tenuto a sottolineare il primo cittadino, presenti tra il pubblico alcuni parenti degli anziani.
In Consiglio sono stati resi noti i nomi delle candidate: Elisa Cocchi (residente ad Asti), Elisabetta Lombardi (Asti), Emanuela Valpreda (Crescentino), Milva Brandone (Villafranca), Maria Rosa Costanza (Villafranca). “Persone di buona volontà, cui va il nostro ringraziamento, ma che, a parte una di loro, non possiedono l’esperienza e le competenze per far fronte alla delicata situazione della Fondazione” ha ricordato il sindaco che lunedì, alla presenza della Giunta e del consigliere di minoranza Natale Ferrari, aveva incontrato le candidate. Valutazione su cui, nel corso della seduta, hanno convenuto la vicesindaco Anna Rabino, componente della commissione che ha esaminato i curricula, l’assessore Delfina Noto (Sociale), il consigliere di minoranza Ferrari. Tutti d’accordo nel “lodare la buona volontà nel volersi impegnare per la casa di riposo, ma un conto è voler fare animazione agli anziani, attività accolta con piacere, e un altro è risolvere i problemi economico-finanziari dell’istituto: non ci sono le condizioni per formare un nuovo Cda”.
Il sindaco Macchia ha dato lettura dell’articolo 4 del regolamento comunale sulle nomine in cui si specifica che il primo cittadino deve scegliere “tra persone che abbiano una specifica competenza per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende e enti pubblici privati, per incarichi pubblici ricoperti o per esperienza e competenza acquisiti nei fatti”.

Il pronunciamento unanime del Consiglio ha aperto la strada al commissariamento della “Santanera” e chiuso la seconda seduta interamente dedicata alla situazione della struttura da quando, nel dicembre scorso, è pubblicamente emerso il problema dei conti in rosso.

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