Cerca
Close this search box.
murale disabilità
Attualità
Intervento

Servizi semiresidenziali per persone con disabilità: «Occorre cambiare rotta»

Uniti Si Può – Articolo Uno spiega perché sull’inclusione delle persone con disabilità occorra trovare nuove soluzioni

Da tempo, nell’ambito dei servizi rivolti alle persone disabili, ci si domanda se sia davvero utile per lo sviluppo e l’inclusione sociale dei soggetti portatori di disabilità, frequentare quotidianamente i centri diurni per svolgere le stesse attività tutti i giorni allo stesso modo per un tempo indeterminato. Davvero non si potrebbe pensare a proposte di servizi maggiormente diversificati e personalizzati a seconda delle esigenze delle persone disabili, delle loro possibilità di sviluppo delle potenzialità residue, del contesto familiare e sociale in cui essi vivono e, semplicemente, assecondando i desideri e i progetti dei singoli senza porre il baricentro in uno specifico luogo (il centro diurno) con le sue regole e le sue attività?

In Regione Lombardia hanno formalizzato la necessità di rivedere questo modello attraverso specifici atti amministrativi che evidenziano l’impellenza di modificare l’approccio nell’elaborazione delle proposte dei servizi. Non più soluzioni standardizzate, ma proposte che vadano incontro ai desideri e alle necessità dei singoli nell’ottica di valorizzare non tanto i contenitori quanto i contenuti. Progetti di vita studiati e realizzati attraverso l’utilizzo del budget di salute e in collaborazione con i servizi socio-sanitari del territorio. Attività che privilegino il contesto domiciliare o, comunque, l’ambito abituale di vita delle persone disabili, svolte all’aperto e non necessariamente in gruppo. Questi principi sono stati stabiliti nella legge regionale 5320 del 4 ottobre 2021 che vuole mettere in discussione, implicitamente, il principio dei luoghi speciali dove le persone disabili devono essere protette e seguite da professionisti; un modello che ha mostrato tutti i suoi limiti e che, di fatto, ha caratterizzato l’approccio predominante nei confronti del welfare per le persone con disabilità negli ultimi 10 anni.

Ancora una volta occorre rifarsi alla convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che indica come prioritario l’obiettivo di consentire alle persone con disabilità di vivere nella società e di inserirsi, impedendo l’isolamento e la segregazione.

Uniti Si Può – Articolo Uno

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale