Stamattina cerimonia nel luogo in cui fu ritrovata
Semplice ma toccante cerimonia questa mattina sulle rive del rio Mersa dove, nell’ottobre di 4 anni fa, venne ritrovato il corpo senza vita di Elena Ceste. A ricordare non solo quel tragico ritrovamento, ma una vicenda che sconvolse l’Italia intera, vi è una croce con la sua foto sorridente e, da ieri, un mazzo di rose bianche deposto dai genitori Lucia e Franco.
A due giorni dalla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, i genitori di Elena, la cugina Patrizia Masoero, l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e una delegazione di costigliolesi guidata da Enrico Cavallero, hanno voluto ricordare Elena con il simbolo universalmente riconosciuto delle scarpe rosse.
Scarpe rosse e rose bianche
Scarpe rosse in quel noccioleto tristemente noto per le tante riprese tv e foto sui giornali in anni in cui a tenere banco fu il processo a carico del marito, Michele Buoninconti, condannato in via definitiva a 30 anni di carcere per l’omicidio della moglie.
«Vorremmo sapere da Michele la verità su cosa è accaduto»
Ci sono parole anche per lui da parte dei due genitori di Elena che stanno crescendo i quattro figli della coppia. «Non possiamo parlare di perdono – ha detto la signora Lucia – ma certo sapere da lui la verità su quanto è davvero capitato sarebbe importante. Per noi e per i suoi figli». Loro, che neppure nei momenti più difficili e concitati di questa tristissima vicenda, si sono lasciati andare ad accuse o giudizi, oggi chiedono un ultimo atto di rispetto: la verità.
«Elena, devi essere fiera dei tuoi figli»
Ma le parole più dolci sono per Elena, ovviamente. Ancora la madre Lucia: «Oggi siamo di nuovo qui per starti sempre vicino. Sono passati quattro anni ma noi ti pensiamo sempre. Eri una brava ragazza e una brava madre e i tuoi figli sono quattro ragazzi meravigliosi, grandi bravi ed educati. Devi essere fiera di loro».
E poi i ringraziamenti a tutti coloro che, nel silenzio e nella discrezione, in questi anni sono stati loro vicini, come potevano.
«Per noi il tempo si è fermato quattro anni fa – dice commosso il padre Franco – ma allo stesso tempo non so come ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato e continuano a farlo. Anche in queste situazioni sentiamo Elena vicina a noi, che guida il cuore di così tante persone. E questo ci fa sentire più forti».
Aperte due sottoscrizioni per aiutare economicamente i nonni
Alla recente apertura di una sottoscrizione da parte dell’associazione astigiana Amis d’la Pera, si è aggiunta da oggi una seconda sottoscrizione voluta da alcuni amici vicini alla famiglia Ceste. Si tratta di un conto corrente intestato direttamente ai nonni che potranno disporre delle offerte per l’educazione e il mantenimento dei quattro nipoti, oggi a loro totale carico.
Dove versare
La sottoscrizione promossa dagli Amis d’la Pera è sui seguenti conti: Banca d’Alba Iban IT73G0853010305000600102121 e Banca di Asti IT15F0608510301000000054002 con la causale “Raccolta fondi figli di Elena Ceste”.
La sottoscrizione promossa da Govone e Costigliole sul conto diretto dei nonni Ceste è stata aperta presso UBI Banca Iban IT45L0311146680000000017908.