Chiamato in causa dal sindaco Giordano e dagli altri primi cittadini del Pianalto per la mancata attenzione al territorio, il vicepresidente della regione Fabio Carosso ribadisce le ragioni che hanno indirizzato l’ente nelle scelte sulla sanità.
«L’iter di approvazione del piano che va ad implementare l’assistenza sanitaria territoriale con nuove strutture intermedie oltre a quelle già esistenti, è passato attraverso un lavoro tecnico svolto dall’ASL di Asti – replica Carosso agli appunti ricevuti – da rappresentante politico di tutta la provincia mi pare che il piano copra le esigenze del territorio. Le legittime prese di posizione del Sindaco di Villanova d’Asti sono state rappresentate dai consiglieri del PD durante la seduta del consiglio regionale. L’assessore alla sanità ha puntualmente ribadito durante il dibattito in aula i criteri tecnici che hanno portato all’individuazione delle nuove strutture sanitarie, che per la provincia di Asti sono individuate nei Comuni di Asti, Calliano, Canelli, Castelnuovo Don Bosco e Villafranca. Mi pare che l’attenzione per il nord astigiano è dimostrata anche dal fatto che quattro delle nuove strutture (considerando anche Castelnuovo Don Bosco appartenente all’ASL TO5) sono state individuate su questo territorio. Cio’ che è davvero importante sottolineare è che per la prima volta dal 2014, dopo anni di tagli, il Piemonte torna ad incrementare i servizi sanitari regionali con un investimento di circa 32,5 milioni per la sola provincia di Asti, cogliendo al meglio un’opportunità senza precedenti. Il Pnrr è uno dei tasselli più importanti e rappresenta un’occasione storica per ridefinire la sanità ma come è emerso anche dal dibattito in Consiglio regionale non mancheranno ulteriori occasioni di confronto con tutti i soggetti interessati per garantire un’efficace integrazione tra servizi sanitari e territorio».
Nella foto l’assessore Carosso in una recente visita a Villanova d’Asti