Nei giorni dell’8 Marzo arriva un omaggio al ricordo delle donne che hanno lavorato all’ordinamento costituzionale di oggi, fra i migliori del mondo.
Il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha annunciato di aver accolto la proposta dell’Associazione Toponomastica Femminile, rappresentata ad Asti da Giovanna Gado, di intitolare i portici dell’ex palazzo Ina che si affaccia su piazza San Secondo, alle Madri Costituenti.
Proprio in questi giorni, fino al 18 marzo, l’androne del Municipio, prospiciente il lato dei portici in questione, ospiterà la mostra itinerante sulle 21 donne che parteciparono, dopo la seconda guerra mondiale, alla stesura della Costituzione, dando il loro fondamentale apporto nella modernità e visionarietà degli articoli che riguardano la libertà, la parità di genere e il diritto di famiglia.
«Una proposta – spiega Giovanna Gado – che rientra nella campagna “8 Marzo: 3 donne 3 strade” per sensibilizzare tutti i Comuni italiani sulla necessità di recuperare terreno e colmare il divario che insiste fra le intitolazioni di strade, piazze, vie a uomini rispetto alle donne. Si parla di oltre il 90% al maschile».
All’inaugurazione della mostra sulle Madri Costituenti, la dottoressa Gado ha consegnato al sindaco Rasero la targa “Asti comune amico della Toponomastica Femminile” anche in segno di incoraggiamento verso nuove intitolazioni al femminile.
Recentemente è stata intitolata una via davanti a Decathlon, in zona industriale, all’imprenditrice Pierina Campanella, cofondatrice della Saclà con il marito.
Ed è in itinere la pratica presentata su richiesta dell’Associazione Italia-Israele per intitolare ad Enrica Jona una via interna alla ex Piazza d’Armi, oggi piazza Cosma Manera e oggetto di urbanizzazione spinta.