Per tutto l’anno lavorano per la parità di genere e in occasione dell’8 marzo, anche quest’anno, si mettono in gioco e salgono sul palcoscenico del Teatro Alfieri per dare ulteriormente profondità al loro impegno. Sono le donne della Commissione Pari Opportunità della Città di Asti che, insieme agli allievi della scuola Teatralmente, ripropongono lo spettacolo “Il nostro nome? Donne…”, un fortunato format che torna in scena oggi, lunedì, con due spettacoli.
Il primo è al mattino con quasi 300 ragazzi delle terze, quarte e quinte delle scuole superiori astigiani ad assistere. Al termine seguirà un dibattito con le forze dell’ordine e il Centro Antiviolenza per ricordare ai ragazzi gli “indirizzi giusti” cui rivolgersi in caso venissero a conoscenza di una violenza. Il secondo spettacolo è alla sera, alle 21, gratuito e aperto alla cittadinanza.
Il coordinamento è stato affidato, anche quest’anno, ad Alessio Bertoli, che ha ideato il format e che, assicura, cambia di anno in anno, con ingresso di nuove storie e di nuove situazioni. Un messaggio, quello attraverso il teatro, per raccontare le storie di donne che si riconoscono in quella violenza domestica così diffusa o in quell’altrettanto diffusa disuguaglianza di genere.
E’ lo stesso Bertoli a spiegare il perché del doppio spettacolo: «Al mattino per i ragazzi, il nostro futuro e le menti più pronte per accogliere l’educazione all’affettività. Ma alla sera è aperta agli adulti, perché sono loro che, ogni giorno, devono essere consapevoli del rispetto delle donne».