Un’onda di emozione: l’Academy Montegrosso ha accolto nel pomeriggio di giovedì, con l’energia e l’entusiasmo che solo 190 piccoli calciatori possono garantire, l’arrivo di un ospite d’eccezione al campo sportivo. “Esser profeta significa conoscere ben più che il futuro: il più profondo presente”. Il presente di Anderson de Carvalho Viana Lima, più semplicemente Hernanes, è fra le colline del Monferrato, coccolato dalla gentile discrezione dei piemontesi e dal nettare che solo le uve più prestigiose della nostra regione sanno offrire.
Dopo i tanti gol con le maglie prestigiose di Lazio, Inter e Juventus, oltre che con la Nazionale brasiliana, diventando a tutti gli effetti cittadino del mondo, calcando anche i terreni del campionato cinese con l’Habei, ha da poco completato la stagione in Brasile con lo Sport Recife. Arriva a Montegrosso al fianco dell’inseparabile amico Enzo Forno. Le sue giornate sono scandite dal sapore della buona cucina, nella sua tenuta nell’Astigiano, la splendida “Ca’ del Profeta”, azienda agricola di Montaldo Scarampi che produce vino di qualità e offre una location incredibile per assaporare piatti piemontesi doc.
Il Profeta ama il calcio di qualità, cita Lionel Messi come l’avversario più forte affrontato in carriera, quando racconta le tappe italiane del suo peregrinare calcistico ricorda come Roma, Milano e Torino siano tre città magnifiche. Il suo presente è nell’Astigiano.
Hernanes, tempo fa mi raccontasti di come fossi stato folgorato da Roma e dal film “Il Gladiatore”. Come è scoppiato l’amore tra il Profeta del calcio e Asti?
Mi sono innamorato delle Langhe e del Monferrato al primo impatto, adoro il buon cibo italiano e il vino. A Montaldo Scarampi ho trovato un secondo padre (Enzo Forno, ndr) e una posizione strategicamente perfetta. Dopo tanti anni di Italia avevo voglia di individuare un riferimento e l’ho trovato proprio qui.
Gli appassionati di calcio astigiani ti sognano con la maglia dei galletti. Quante possibilità ci sono di ammirarti in campo al “Bosia”?
In realtà c’è stata la possibilità che vestissi la maglia dell’ASD Asti per il finale di campionato, ma il tesseramento degli extracomunitari non era più possibile. Oggi non posso dire cosa accadrà la prossima stagione, occorre valutare l’evoluzione dei prossimi mesi per capire come si strutturerà il mio futuro agonistico.
Alla “Cà del Profeta” lo chef Milone propone un menù delizioso: quali sono i tuoi piatti preferiti?
Difficile scegliere, proporrei un percorso composto da “barbabietola” (la bistecca, la foglia… la zuppetta e il raviolo, ndr), agnolotti del plin e sottofiletto al pepe verde, accompagnato dal nostro grignolino “Saudade” o dalla nostra barbera superiore.
Intervista completa nell’edizione di martedì 8 marzo del nostro settimanale